Charles Leclerc sembra aver oscurato in tutto e per tutto Sebastian Vettel. Il ragazzo che oscura il quattro volte campione del mondo, sovverchiando quello che inizialmente poteva essere un confronto fra Davide e Golia e in cui Davide si è mostrato scaltro e rapido, mentre Golia lento e goffo. Una metafora a mio giudizio calzante nel mondo Ferrari, ma che non basta a giustificare la stratificazione venutasi a creare fra il livello "Paradise", in cui ora naviga Leclerc, e quello nel "limbo" in cui annaspa Vettel. Vettel ha le sue colpe, intendiamoci. Venuto per riportare la Ferrari sul tetto del mondo, eclissatosi fra annate senza una vettura competitiva e altre in cui gli errori decisivi sono stati tanti, troppi, il tedesco ha costantemente convissuto con l'ombra imponente di un connazionale predecessore. Michael Schumacher è stato Michael Schumacher. Sebastian Vettel non poteva e non doveva diventarlo. Bastava però che con un acuto, in tutti questi anni, spezzasse un dominio che ha reso Lewis Hamilton il nuovo Michael Schumacher. Almeno nei numeri. E questo, il tifoso ferrarista, nel profondo del suo cuore ferito, non gliel'ha perdonato. Per questo ha osannato Raikkonen che meglio di Vettel non ha fatto, ma che campione del mondo con la Rossa lo è stato. Per questo il "Mwoah" di Raikkonen è sempre stato incamerato come una più realistica e dubbiosa visione di una potenza Ferrari che non c'era. Per questo l'ottimismo di Vettel alla lunga ha dirottato le speranze verso un futuro diverso. Perché nei duelli con Hamilton le parole non sono diventate fatti. Perché Hamilton è il nemico sportivo, la Mercedes è il nemico sportivo. Vincere è d'obbligo. Il resto, per la Ferrari, per il mondo Ferrari, conta poco. E nel mondo di oggi ancora meno, quello che forse punterebbe il dito contro anche a un grande del passato, come Gilles Villeneuve. Così, l'arrivo di un ragazzino in grado di riportare la vittoria a Monza dopo 9 anni prendendo a sportellate proprio quell'Hamilton è semplicemente la visione di un libro di cui si è iniziato a scrivere un nuovo capitolo. Perché Leclerc può battere Hamilton e lo potrà battere ancora. Perché Vettel oramai è il passato. È questo il vero motivo.

M.B.

F1 Web Tv
Sezione: Editoriale / Data: Gio 12 settembre 2019 alle 12:24
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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