Il rammarico c'è. Per come si erano messe le qualifiche, in Ferrari tanti pensavano che la gara potesse essere un'altra festa come ci avevano abituati le settimane precedenti. Ma sono bastate una partenza e due curve per far svegliare tutti da questo sogno. Errori di distrazione, di valutazione, avversari lesti a sfruttare questi errori e la Ferrari è rimasta al palo. Leo Turrini, giornalista di Sky, scomoda una sua antentata per spiegare la partenza della Rossa: “Mia zia fu una delle prime donne a prendere la patente in Italia negli anni ’50 del secolo scorso. Perché la scomodo e la cito, perchè al semaforo era più brava di Vettel e Leclerc. È paradossale, ma la storia del Gran Premio di Giappone era già finita dopo due curve. Peccato perchè la Ferrari nelle qualifiche, nella notte italiana, aveva scatenato entusiasmi, con Vettel più veloce di Carletto, però poi allo start il tedesco si è piantato, il principe di Monaco si è incartato con Verstappen e abbiamo visto vincere la Mercedes. Questo è il dato, non solo statistico, perchè si tratta della domenica in cui le Frecce d’Argento vincono il loro sesto mondiale costruttori consecutivo, eguagliando il record della Ferrari di Todt e Schumi. Quale deve essere l’obiettivo della Rossa? Impedire nel 2020 alla Mercedes di salire a quota sette. Non sarà semplice, ma quello che abbiamo capito in Giappone è che, quando hai una macchina così veloce da occupare tutta la prima fila, bisogna partire come partiva la mia vecchia zia e non regalare nulla ad un avversario così forte”.

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Sezione: News / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 12:30
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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