FERRARI VETTEL RITMO UNGHERIA - Uno dei grandi pregi dei campioni è la capacità di resettare dopo una grande sconfitta o un grande errore. Imparare quello che serve, il resto si getta nel dimenticatoio, come quello di Silente in Harry Potter, e ripartire con voglia di riscatto. La Ferrari dovrebbe prendere questo concetto e applicarlo il più velocemente possibile, specialmente dopo il disastro sul piano del ritmo in Ungheria. Era da Abu Dhabi 2014 che la Rossa non rimaneva indietro di un minuto pieno con entrambi i piloti.

Sebastian Vettel, autore comunque di un salvabile terzo posto, si era già reso conto che una monoposto senza ritmo non poteva andare da nessuna parte. Per questo, non è sorpreso da questo distacco ai limiti dell'abissale: "Abbiamo spinto, cercando di differenziare le strategie per provare a fare qualcosa di diverso, nel complesso ci mancava ritmo. Non era la nostra pista, ci sono molte curve e poco rettilinei. Non posso essere felice perché non siamo stati veloci. Perdere 60 secondi in 70 giri è probabilmente giusto. Forse non abbiamo scelto la strategia più veloce in assoluto, ma nel complesso non siamo abbastanza veloci. Non è stata una sorpresa, lo sapevamo da tempo. Ora sta a noi risolvere i problemi nei prossimi due mesi, per cercare di fare la differenza verso la fine anno. Ora avrò un paio di giorni liberi e poi inizierò a prepararmi per Spa. Vorremmo costruire un’auto più veloce in curva, stiamo facendo tutto il possibile ma al momento non è abbastanza. Non è così facile trovare soluzioni magiche."

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Sezione: News / Data: Gio 08 agosto 2019 alle 14:08
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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