Mancano un paio di settimane e i nuovi regolamenti, che entreranno in vigore nel 2021, saranno svelati. Jacopo D'Orsi, giornalista de La Stampa, ha parlato dei compromessi che sono stati fatti dai top team, dei costi ridotti, la conferma dei motori ibridi e tante altre cose: "Formula compromesso. A denti stretti, anche i top team accetteranno la rivoluzione: le nuove regole che dal 2021 porteranno la F1 oltre il Patto della Concordia sono quasi pronte, dopo un parto durato due anni più una lunga riunione, l’ultima, ieri a Parigi nella sede della Fia, cui hanno partecipato anche Liberty Media, i rappresentanti dei piloti e Pirelli. Sei ore di discussione per rendersi conto che non si può tornare indietro, né ci sarà altro tempo oltre il 31 ottobre. Favorevoli […] solo Renault, McLaren, Williams e Alfa Romeo. Chi sperava che Ferrari bloccasse tutto con il diritto di veto – che dovrebbe mantenere, come lo status di squadra storica alla voce suddivisione dei ricavi – è rimasto deluso e la scuderia meno soddisfatta sarebbe proprio la Mercedes, dominatrice delle ultime sei stagioni […]. Anche questo, suo malgrado, ha contribuito alla svolta, visto che il fine di Fia e Liberty Media è arrivare a gare più incerte.[…] Avremo monoposto dall’aerodinamica più semplice per ridurre le turbolenze, favorendo chi segue e quindi i sorpassi. Si diceva del compromesso: le norme, dall’ala anteriore più sviluppata «concessa» qualche giorno fa alla possibilità di differenziare i progetti rispetto alla concorrenza, saranno meno restrittive come chiesto dai team. A questo teneva in particolare la Ferrari […], il punto chiave era non arrivare «a macchine tutte uguali». Confermati come noto gli attuali motori fino al 2025 […], forse la principale vittoria dei team, limitato anche il ricorso a parti standard: niente monofornitura di freni e cerchi, forse dell’attrezzatura per i pit stop. Obiettivo ridurre i costi, unico tema su cui c’è sempre stato accordo. Anche se il limite di bugdet, che dovrebbe essere di 175 milioni di dollari a stagione (circa 160 milioni in euro), esclude lo stipendio dei piloti – Hamilton per dire arriva a 50 netti – e di tre top manager per squadra, il marketing e i viaggi. La sforbiciata sarà dunque relativa.Tagliati anche i weekend: da quattro a tre giorni ad evento (una sola sessione di libere venerdì) […]. Bocciata invece, almeno per la prossima stagione […], l’idea di testare le mini-gare di qualifica, con griglia di partenza invertita rispetto alla classifica, nei Gp di Francia, Belgio e Russia. Ipotesi che a Ferrari non sarebbe dispiaciuta e fino a poco tempo fa nemmeno agli altri team, prima che un paio si mettessero di traverso. Per ripicca?".

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Sezione: News / Data: Gio 17 ottobre 2019 alle 11:20
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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