Nel panorama affollato e spesso opaco della Formula 1, le vicende societarie che riguardano i team di vertice attirano sempre grande attenzione. Tra queste, ha fatto molto discutere la recente operazione che ha visto il trasferimento di una quota del 2% di Red Bull GmbH, avvenuta il 31 maggio 2025. Per settimane, questa notizia ha alimentato ipotesi e speculazioni sul futuro della scuderia austriaca.

Tuttavia, approfondite verifiche e fonti vicine all’ambiente hanno fatto chiarezza: la cessione non ha comportato un vero e proprio stravolgimento interno. Nonostante quanto affermato da alcuni media, non si è trattato di un colpo di scena in grado di riscrivere gli equilibri di potere all’interno dell’azienda. Al contrario, sembra essersi trattato di un’azione mirata a rafforzare gli attuali assetti dirigenziali, segnando un passaggio verso una maggiore stabilità piuttosto che verso cambiamenti radicali.

In altre parole, dietro quella piccola percentuale si cela una manovra di natura più diplomatica che rivoluzionaria: un passo strategico per garantire continuità nella gestione, in un periodo in cui la stabilità può fare la differenza anche fuori dalla pista.

Sezione: News / Data: Sab 19 luglio 2025 alle 06:30
Autore: Francesco Franza
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