La Red Bull ha presentato ben due proteste ufficiali contro George Russell al termine del GP del Canada, ma entrambe sono state respinte dagli steward. Al centro della questione, il comportamento del pilota Mercedes dietro la Safety Car nelle fasi finali di gara. Il team di Milton Keynes ha accusato Russell di aver frenato in modo irregolare e improvviso nel tratto tra curva 12 e 13, causando un momentaneo sorpasso da parte di Max Verstappen, poi rientrato nei ranghi. Inoltre, secondo Red Bull, la segnalazione via radio di Russell sul sorpasso subito da Verstappen sarebbe stata un atto di condotta antisportiva, mirato a provocare un’investigazione contro il rivale.

Dopo aver ascoltato entrambe le parti – con la presenza di Max Verstappen e George Russell – gli steward hanno respinto le accuse, giudicando il comportamento del pilota Mercedes conforme al regolamento. La frenata è stata ritenuta "normale" per mantenere la temperatura delle gomme e dei freni, e non è stata ritenuta eccessiva o pericolosa.

 

Inoltre, gli steward hanno stabilito che la comunicazione via radio non costituisse un tentativo antisportivo, ma una semplice segnalazione interna al team. Nessuna prova concreta è emersa per supportare la tesi secondo cui Russell avrebbe deliberatamente provocato il sorpasso. Il reclamo è stato dunque rigettato, con la seguente motivazione: “Il pilota della vettura 63 non ha guidato in modo irregolare né ha mostrato una condotta antisportiva.” Il deposito cauzionale versato dalla Red Bull è stato trattenuto.

Una nuova protesta quindi finita nel nulla per Red Bull, che già in stagione aveva tentato una mossa simile contro Russell a Miami, anch’essa respinta.

Sezione: News / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 03:13
Autore: F1N Redazione
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