Non servono parole, a volte. Basta un gesto. Dopo il Gran Premio di Miami, Lewis Hamilton si è avvicinato a Charles Leclerc e gli ha dato una pacca sulla schiena. Pochi secondi dopo, Leclerc ha ricambiato. Non c’è stato bisogno di altro: in quei due tocchi c’era tutta la consapevolezza di un weekend difficile e il riconoscimento reciproco di uno sforzo condiviso, ma frustrante.

Perché se qualcosa è emerso con chiarezza in Florida, è che il vero nodo della Ferrari non è nei piloti, ma nella macchina. La SF-25 ha mostrato ancora una volta limiti evidenti, soprattutto in termini di passo gara e gestione delle gomme, lasciando Hamilton e Leclerc a lottare lontano dai riflettori del podio.

La tensione tra i due, già emersa durante la corsa per lo swap di posizione, è stata visibile anche nel body language ai box. Ma la scena finale tra i due piloti Ferrari ha stemperato i toni, almeno in pubblico. È chiaro che qualcosa verrà discusso lontano dalle telecamere. La gestione interna della corsa, le strategie, le sensazioni diverse dei due piloti… sono temi che verranno affrontati, ma con professionalità. Entrambi sanno che esporsi troppo adesso sarebbe controproducente.

 

Quel che resta agli occhi dei tifosi è un gesto semplice, che dice molto: Hamilton e Leclerc non sono nemici. Il nemico, semmai, è una monoposto che non riesce a metterli in condizione di lottare dove vorrebbero. Ed è lì che serviranno risposte concrete, già a partire da Imola.

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Sezione: News / Data: Lun 05 maggio 2025 alle 00:29
Autore: F1N Redazione
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