F1 | Ferrari, Turrini fra applausi e smacco: "La modifica alla derelitta SF-25..."

Il weekend austriaco ha lasciato alla Ferrari un misto di soddisfazione e amarezza. A Maranello possono sorridere per i progressi tecnici mostrati con l’introduzione del nuovo fondo vettura, capace di rilanciare la competitività della SF-25. Ma la dura realtà è che la McLaren gioca ancora in un altro campionato. Almeno secondo Turrini quindi non si deve esagerare nel gioire. 

Come sottolinea Leo Turrini nel suo blog, "finalmente una modifica introdotta sulla derelitta SF25 sembra aver dato frutti". Leclerc e Hamilton sono riusciti a tenere dietro la Mercedes di Russell, mettendo in cassaforte un secondo posto nel Mondiale Costruttori che, per ora, rappresenta il massimo obiettivo realistico per il 2025.

Il nuovo fondo ha portato più carico aerodinamico e una gestione delle altezze migliorata, consentendo ai piloti di essere più consistenti sul passo e più efficaci anche in qualifica. Un progresso tecnico importante, ottenuto grazie al lavoro coordinato tra fabbrica e pista.

Tuttavia, il gap con la McLaren resta enorme. "Norris e Piastri disputano un altro campionato", scrive Turrini. E i numeri lo confermano: doppietta McLaren al Red Bull Ring, con una gestione perfetta in gara e un ritmo insostenibile per chiunque. Anche con un nuovo pacchetto tecnico, la Ferrari non è riuscita ad avvicinarsi. A metà stagione, è l’unico top team a non aver ancora vinto un Gran Premio.

Un dato che fa male soprattutto alla luce delle grandi aspettative nate in inverno, alimentate dall’arrivo di Hamilton e dai proclami di rinnovata ambizione. "Meglio sarebbe sentire i rintocchi della chiesa di Maranello, quei Din don Dan festosi che celebrano successi ormai presenti solo nella memoria di noi tifosi", conclude amaramente Turrini.

La Ferrari, oggi, è migliorata ma ancora lontana. Il fondo funziona, ma non basta. Serve qualcosa di più per colmare il divario con la McLaren e riportare davvero il Cavallino sul gradino più alto del podio. www.f1-news.eu continuerà a seguire ogni passo di questo percorso tortuoso.