La Ferrari continua a rincorrere la gloria del passato, ma guardando il bilancio dei Team Principal dal 2008 a oggi la domanda sorge spontanea: chi ha davvero lasciato il segno dopo l’era d’oro targata Jean Todt? La grafica trasmessa da Sky Sport, che mette a confronto Domenicali, Mattiacci, Arrivabene, Binotto e Vasseur, racconta una storia fatta di tentativi, illusioni e (pochi) risultati concreti.

Partiamo dai numeri: Stefano Domenicali, in carica dal 2008 ad aprile 2014, è l’unico dell’elenco ad aver vinto un titolo, quello Costruttori nel 2008. Con 20 vittorie, 75 podi e 12 pole position, rimane il riferimento del dopo-Todt, anche se il mondiale piloti gli è sempre sfuggito. Subito dopo troviamo Maurizio Arrivabene, team principal dal 2015 al 2018: 14 vittorie e 71 podi, ma anche qui nessun mondiale, nonostante la Ferrari abbia avuto in alcuni momenti una vettura competitiva con Sebastian Vettel come punta.

 

Mattia Binotto, in carica dal 2019 al 2022, ha portato in dote 7 vittorie, ma il dato sorprendente è quello delle pole position: ben 23, segno che la F1-75 del 2022 aveva grande velocità sul giro secco, senza però trasformarsi in risultati costanti la domenica. "Ci è mancata l’esecuzione nel momento decisivo", dirà poi Binotto in diverse interviste.

Il bilancio più recente è quello di Fred Vasseur, entrato in carica nel 2023. A oggi ha ottenuto 6 vittorie, 34 podi e 11 pole, e ha iniziato a ricostruire un’identità tecnica portando cambiamenti strutturali e uomini nuovi. La coppia Leclerc-Hamilton e il nuovo fondo sviluppato per l'Austria potrebbero aprire un ciclo diverso. Ma i numeri dicono che il mondiale è ancora lontano. "Abbiamo bisogno di mettere tutto insieme per un weekend pulito", ha detto spesso Vasseur.

Discorso a parte merita Marco Mattiacci, in carica per pochi mesi nel 2014: 0 vittorie, 2 podi, nessuna pole. Il suo operato, più manageriale che tecnico, servì principalmente da ponte tra due fasi di ristrutturazione.

Alla luce di tutto ciò, Domenicali resta il miglior Team Principal Ferrari dell’era post-Todt, ma è evidente come nessuno sia riuscito finora a riportare la Rossa sul tetto del mondo. La crisi di risultati è figlia di scelte sbagliate, mancanza di continuità e difficoltà nel gestire le nuove sfide regolamentari. Vasseur ha riportato stabilità, ma il cammino verso il titolo è ancora lungo.

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Sezione: News / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 15:29
Autore: F1N Redazione
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