Nel processo di adattamento alla nuova RB21, Yuki Tsunoda ha messo a confronto diretto l'attuale monoposto con quella della passata stagione, la VCARB con cui ha gareggiato fino al 2024 e parte del 2025 nel team satellite Visa Cash App Racing Bulls. E le differenze, come racconta lui stesso, sono profonde e molto istruttive.

"La macchina attuale non è particolarmente difficile da guidare, ma non è nemmeno semplice. La VCARB era più indulgente, ti lasciava margine per sbagliare. Era più flessibile, rispondeva meglio a settaggi anche meno perfetti", ha spiegato il giapponese.

La Red Bull, invece, sembra avere un carattere più rigido, più esigente sotto certi aspetti. "La RB21 lavora bene solo se la metti nella sua finestra ideale. Capire dov’è quella finestra non è immediato, e soprattutto non è la stessa che conoscevo. Però, rispetto a ciò che mi aspettavo, è comunque più gestibile", ha ammesso Tsunoda con onestà. Un altro punto fondamentale riguarda il bagaglio di esperienza che il pilota aveva accumulato con la VCARB. Dopo tre stagioni e 1/4 con lo stesso telaio base, Tsunoda conosceva a memoria comportamenti, reazioni e setup. Ora, invece, si riparte da zero.

 

"La VCARB era l’unica monoposto che avevo conosciuto da quando sono in Formula 1. Conoscevo ogni dettaglio, non dovevo neanche pensarci troppo. Con la Red Bull ho provato assetti che pensavo funzionassero, ma poi in pista i tempi non arrivavano. Anche se mi sembrava tutto bilanciato, il cronometro raccontava un’altra storia", ha aggiunto.

Una dichiarazione che mette in evidenza la sottigliezza della RB21: una macchina che chiede massima precisione e restituisce solo se portata nel suo punto ideale. Tsunoda lo sa, e sta imparando ad accettare le difficoltà di questa fase di transizione.

"Servono chilometri, errori e pazienza. Non basta sentirsi a posto: bisogna capirla davvero, in profondità. E questo richiede tempo e tanta esperienza".

Sezione: News / Data: Gio 01 maggio 2025 alle 19:41
Autore: F1N Redazione
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