A Servus Tv, l'ex pilota Gerhard Berger ha parlato della pioggia e della futura gestione della direzione di gara sotto i nubifragi come accaduto a Spa: “Quando vedi sui giornali le foto del podio con i trofei, c’è qualcosa che non torna. Comprendo che la situazione fosse difficile, ma credo che si debba capire se sia il caso di correre o no quando piove. Gli americani, per esempio, affermano semplicemente di non guidare in Nascar quando piove. Sai quando è pericoloso e quando c’è aquaplaning – ha commentato – nella mia carriera ho disputato soltanto una gara che era veramente critica, ma io ed i miei colleghi ci siamo detti di provare ugualmente. Capisco il pericolo, ma secondo me c’era la possibilità di guidare. C’erano molte vie di fuga, e se l’acqua fosse drenata fuori dalla pista si poteva fare. Devi semplicemente sapere quando togliere il piede dal gas. Ai miei tempi, c’era una leadership molto forte. Quando Bernie decideva era molto, molto chiaro. Ad esempio, ricordo quando ha dato il via ad Adelaide nel 1991. Non critico comunque Masi. Ha fatto un buon lavoro, e deve anche affrontare molti problemi legati alle assicurazioni e così via. Però non può essere che gli spettatori rimangano sotto la pioggia per dieci ore senza vedere nulla. Sembra facile parlarne il giorno dopo, ma la mia opinione è che se ci sono gare bagnate in F1, esse vanno affrontate”.

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Sezione: News / Data: Gio 02 settembre 2021 alle 12:08
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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