Gp Germania, il ritorno in F1 è un miraggio: servono sponsor

Il ritorno del Gran Premio di Germania in Formula 1 appare sempre più remoto senza ingenti finanziamenti statali. Lutz Leif Linder, presidente dell'AvD (Automobilclub von Deutschland), ha sottolineato l'impossibilità di coprire i costi con soli biglietti, in un contesto di popolarità esplosiva del Circus post-Netflix.

Costi proibitivi e assenza dal calendario

L'ultima gara tedesca si è disputata nel 2019 a Hockenheim, seguita dal GP dell'Eifel al Nürburgring nel 2020 a porte chiuse per Covid. Dal 2021, la Germania manca dal calendario, nonostante l'esordio Audi nel 2026 e la presenza di piloti teutonici come Hülkenberg. Linder evidenzia che licenze, sicurezza e tasse (come la quellensteuer sui piloti) superano i 25 milioni di euro, richiedendo budget a due cifre impossibili senza Stato o super-sponsor.

Benefici economici e ostacoli UE

Un GP genererebbe turismo e sviluppo regionale per settimane, con allestimento e smontaggio, ma altri Paesi emergenti competono con creatività finanziaria. Hockenheim sogna un ritorno grazie a 250 milioni di investimenti privati da Emodrom per modernizzazioni, ma Domenicali insiste su sostenibilità e neutralità carbonica entro 2030. Le norme UE sulle sovvenzioni statali complicano il quadro, in un Mondiale dominato da circuiti mediorientali

Prospettive per 2026-2027

La rotazione dei circuiti post-2025 offre spiragli, con F1 aperta a discussioni, ma la Germania deve competere con Madrid o Portimao. Senza "all-in" pubblico, come per Olimpiadi o Mondiali, il GP resta un miraggio, nonostante la tradizione di Schumacher e Vettel.