Non sono bastati stile e storytelling per convincere tutti. Pochi minuti dopo la presentazione ufficiale della livrea speciale per il GP di Miami, la Scuderia Ferrari ha fatto qualcosa di inusuale: ha disattivato e di conseguenza limitato i commenti sui post pubblicati sui propri canali social.

Il motivo? Una valanga di critiche. Sotto le prime immagini della SF-25 in versione rosso-blu-bianco, i tifosi si sono scatenati. Non tutti, ovviamente, ma abbastanza da far scattare la contromossa del reparto comunicazione di Maranello. Il gesto non è passato inosservato e ha acceso ancor di più il dibattito. Tra i commenti più ricorrenti, molti lamentano un look che snatura l’identità del Cavallino. "Sembra più una macchina HP che una Ferrari", è uno dei messaggi più ripetuti. Altri, senza troppi giri di parole, l’hanno definita "una pacchianata senza senso, con quel blu e bianco incollato come una toppa su un’icona".

 

Certo, c’è anche chi ha apprezzato il coraggio e la volontà di omaggiare la Ferrari 158 del 1964, quella guidata da John Surtees, che vinse il mondiale con i colori della North American Racing Team. Ma il mix tra tradizione e branding moderno non ha convinto la base più tradizionalista dei tifosi.

Il dibattito, in realtà, era già nell’aria da giorni. Già con l’anticipazione delle tute speciali indossate da Charles Leclerc e Lewis Hamilton, molti avevano espresso perplessità. Ma la livrea completa, con i loghi HP in primo piano e il blu che spezza la linea classica della carrozzeria, ha fatto da detonatore.

In un mondo in cui ogni pixel pubblicato viene sezionato, commentato e memato, la Ferrari si è ritrovata nel mezzo di una tempesta digitale. Limitare i commenti è stato un tentativo di contenere l’incendio, ma ha avuto l’effetto opposto: amplificare la notizia. E ora, anche fuori dalla pista, a Maranello tocca rispondere a un’altra sfida.

Sezione: News / Data: Gio 01 maggio 2025 alle 10:50
Autore: F1N Redazione
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