Mohammed Ben Sulayem è il grande favorito per la rielezione alla presidenza della FIA, nonostante le accuse di aver accentuato il potere nelle sue mani e di aver creato un clima di tensioni interne. Il presidente uscente punta a consolidare i risultati economici positivi e rilanciare il motorsport con progetti innovativi, mentre il suo sfidante Tim Mayer denuncia una governance troppo accentrata. Le elezioni di dicembre saranno decisive per il futuro della Federazione, con Ben Sulayem che confida nel sostegno dei membri per proseguire il suo mandato. Sulayem ha risposto così alle presunte illazioni di Mayer che definisce il governo del saudita un "regno del terrore".

 

"È un vero e proprio regno del terrore, dove molti sono entrati con l’intento di cambiare le cose, ma nessuno ci è mai riuscito, e tanti si sono dimessi“, con una gestione “fallimentare” e accentrata del potere, oltre a una continua emarginazione delle donne. A queste accuse rispondo così. Mi dispiace per chi dice queste cose, ma non hanno nulla a che fare con la FIA. Mayer ha lavorato come steward, ma essere steward non significa far parte della FIA, non sei nello staff. Io ho molto da fare, sono molto impegnato e non intendo cadere in questo modo di fare campagna elettorale rispondendo a qualcuno. È libero di dire quello che vuole. La FIA è più grande di me e di chiunque altro. Sono i membri a votare: se decidono di volere me o un altro, sta a loro. So che quello che sto facendo è positivo per i membri, e sono stato chiaro con loro. Aspettiamo l’assemblea generale e vediamo se mi faranno fuori. Hanno il potere di farlo“.

Sezione: News / Data: Mer 09 luglio 2025 alle 11:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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