Quanto era bella la McLaren degli anni '80 con Alain Prost e Ayrton Senna a giocarsi i mondiali ruota a ruota, Giappone dopo Giappone. Era come assistere dal vivo ad una faccenda che sarebbe entrata nei libri di storia. Un po' come l'era Schumacher o l'era Hamilton. Ad Auto Hebdo, Daniel Ricciardo, neo pilota della scuderia inglese, ha difeso la storia della McLaren, paragonandola a quella più gloriosa e pubblicizzata della Ferrari, oltre a parlare del Covid e del suo trasferimento: “Quando Sainz è stato ufficializzato dalla Ferrari ho capito che per me era tempo di muovermi sul mercato, allora non fu una decisione facile, perché la stagione doveva ancora cominciare. Mi sono basato sul 2019 che era stato un anno difficile. Adesso sono fiero di lasciare la Renault ad un livello decisamente rispetto a quello da cui abbiamo iniziato l’anno scorso. È vero che sono clienti per quanto riguarda la fornitura delle power unit, ma la McLaren è una scuderia di grande tradizione. Si parla spesso della Ferrari e dei suoi tifosi, ma la McLaren agli occhi degli appassionati suscita comunque emozioni alla luce della sua storia. Per la mia carriera lasciare un costruttore sarebbe un passo indietro solo se il team non fosse la McLaren. Solo il tempo dirà quali risultati riusciremo ad ottenere insieme, ma sono fiducioso. Per me la McLaren non è inferiore ai costruttori. Covid? Sarà ancora così secondo me, ma ciò che conta è che la F1 ha dimostrato di saper proteggere chi lavora in questo sport riuscendo a regalare lo stesso agli appassionati lo spettacolo che si aspettano”.

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Sezione: News / Data: Ven 08 gennaio 2021 alle 09:03
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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