In un mondo come quello della Formula 1, dove l'efficienza e la rapidità decisionale fanno la differenza tra successo e fallimento, il team Haas sembra aver trovato una strada alternativa rispetto alle grandi scuderie con centinaia di dipendenti. Ayao Komatsu, team principal della squadra americana, ha infatti sottolineato come una struttura più snella possa rappresentare un vantaggio competitivo, soprattutto in contesti dove la tempestività è cruciale.

"La chiave del successo di Haas è la bassa densità del personale?" si chiede qualcuno. Komatsu, intervistato da Motorsport-Total.com, ha spiegato:

"A dire il vero, avere più persone non significa necessariamente essere migliori. Certo, è meglio avere un certo numero di persone, ma a un certo punto il tempo a disposizione per prendere una decisione è davvero limitato. Supponiamo che con 10 persone non si riesca ad assimilare ed elaborare tutte queste informazioni per prendere una decisione in tempo. In tal caso, potrebbe effettivamente verificarsi un ritardo".

Resta aperta una questione fondamentale: esiste un numero ideale di dipendenti per garantire il successo di un team di Formula 1? Komatsu ammette:

"Non lo so. Ma per noi è sempre stato un processo piuttosto snello. È ancora così, anche se abbiamo aumentato il numero di dipendenti in pista o meglio, non in pista ma nella fabbrica e nel supporto alle gare restiamo comunque piuttosto agili".

Un approccio che, almeno per ora, sembra dare i suoi frutti. Dopo il Gran Premio di Monaco, anche grazie ai punti conquistati da Esteban Ocon, la Haas occupa il sesto posto nel Campionato Costruttori con 26 punti, un risultato sorprendente per una squadra con risorse limitate rispetto ai top team.

Sezione: News / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 06:00
Autore: Francesco Franza
vedi letture
Print