A Baku la McLaren ha vissuto un fine settimana complicato, chiudendo con appena sei punti in tasca. Un risultato sorprendente se si considera che la squadra di Woking sta dominando il mondiale costruttori e ha già ottenuto dodici successi in stagione. Eppure, sul cittadino azero, la MCL39 ha mostrato più limiti del previsto.

Lando Norris, solo settimo al traguardo, ha faticato per tutto il weekend. La scelta di completare il giro in Q3 prima degli altri lo ha penalizzato, mentre in gara non è riuscito a recuperare posizioni, restando alle spalle di Yuki Tsunoda. Lo stesso Oscar Piastri ha dovuto fare i conti con problemi tecnici e un errore in qualifica che lo ha costretto al ritiro già nel primo giro.

Secondo Norris, la McLaren soffre soprattutto sui tracciati dove serve poco carico aerodinamico: «La macchina può essere veloce, ma non sempre riusciamo a sfruttarla. In alcuni punti è instabile e non dà fiducia. In circuiti come Baku o Monza i nostri punti deboli emergono con chiarezza».

Il team principal Andrea Stella ha confermato l’analisi, sottolineando che la vettura non aveva abbastanza velocità per restare agganciata agli avversari sul rettilineo principale, rendendo impossibili i sorpassi.

La McLaren resta comunque favorita per il titolo, ma il GP dell’Azerbaijan ha messo in evidenza che la MCL39 non è imbattibile: brillante e dominante in molte piste, ma ancora vulnerabile quando si tratta di circuiti veloci e scivolosi.

Sezione: News / Data: Ven 26 settembre 2025 alle 06:00
Autore: Francesco Franza
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