Fernando Alonso sarà domenica nel box Alpine per rendere omaggio all’ultima gara del motore Renault in Formula 1. L’asturiano, oggi in Aston Martin, ha deciso di salutare una power unit che ha segnato la sua carriera e la storia del campionato. Il doppio iridato ha spiegato che il momento avrà un forte valore emotivo per lui e per il team che chiuderà definitivamente un ciclo sportivo iniziato oltre vent’anni fa.

Un legame storico tra Alonso e Renault

La presenza di Alonso nel box Alpine rappresenta un gesto simbolico di grande valore. La power unit Renault gli ha permesso di conquistare i due titoli mondiali che hanno segnato la sua carriera, aprendo una fase irripetibile per l’intero movimento. La scelta dell’asturiano di salutare il reparto motori è anche un tributo alla cultura tecnica francese, che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per affidabilità, innovazione e capacità di competere contro i giganti del settore. Il progetto Renault ha dato identità a team diversi, dai successi del biennio 2005-2006 fino alle stagioni in cui la struttura era diventata cuore tecnico per Red Bull, contribuendo a formare campioni e ingegneri che oggi lavorano in realtà di vertice.

Il messaggio di Alonso prima dell’addio

L’asturiano ha spiegato quanto questo momento sia speciale. "Dire addio a un costruttore così importante significa tantissimo per lo sport e per chi ha vissuto la sua storia, piena di successi e momenti iconici". Alonso sa quanto il progetto Renault abbia influito sulla crescita del movimento e ha voluto confermare la sua volontà di salutare direttamente il personale presente nel box Alpine. "Domenica passerò a dare un abbraccio a tutti, sarà emozionante anche per me". Il suo modo di vivere l’evento è un atto di gratitudine, perché l’esperienza con Renault non è stata solo un percorso sportivo, ma un capitolo fondativo della sua identità professionale, coronato da vittorie che gli hanno permesso di diventare uno dei piloti più completi del paddock moderno.

Renault saluta la griglia e lascia un’eredità tecnica enorme

L’ultima gara della power unit Renault segna la fine di una storia iniziata con i motori aspirati degli anni Novanta, proseguita con l’era V10, con il dominio tecnico delle stagioni iridate di Alonso e con il contributo decisivo che ha accompagnato la crescita di Red Bull nell’epoca ibrida. La struttura francese ha formato generazioni di ingegneri, ha dettato standard tecnologici e ha sostenuto team che hanno saputo interpretare regolamenti e filosofie costruttive con un'identità molto forte. Il passaggio finale ad Abu Dhabi è anche il modo più naturale per chiudere un capitolo con la consapevolezza di aver influito sul DNA sportivo della Formula 1 come pochi altri costruttori. Da lunedì, Alpine inizierà un nuovo ciclo con un orizzonte tecnico diverso, quello con Mercedes.

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Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 21:37
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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