Tutti si chiedono: perché la Ferrari è rimasta fuori mentre tutta la griglia rimaneva in pista. Gianluca D'Alessandro di Motorsport ha analizzato giro per giro la situazione, ragionando su come alla fine sia stato solo un azzardo da parte del muretto che non ha pagato.

 

"Le prime gocce sono cadute durante il 43° giro, intensificandosi subito dopo nel terzo settore. I piloti hanno iniziato a incontrare difficoltà per rimanere in pista, con le due McLaren finite nella ghiaia in uscita dalla curva 12 e Leclerc che ha avuto un testacoda. A quel punto, le strategie sono diverge. In precedenza, le squadre avevano monitorato il radar, notando che l'intensità della pioggia sarebbe stata troppo alta per rimanere in pista con le slick. La Mercedes ha richiamato i suoi piloti ai box con una tattica che si è rivelata efficace alla fine. "Il punto chiave per capire la scelta della Ferrari è che nei primi due settori la pista era ancora sostanzialmente asciutta, con la pioggia limitata al terzo settore. Nessun pilota ha rientrato ai box nel giro successivo al pit stop delle McLaren, poiché la pista era ancora in condizioni accettabili. Tuttavia, la situazione cambia al 46° giro: mentre la Red BUll è andata al box, La Ferrari ha deciso di continuare, aspettandosi che la pioggia durasse solo pochi giri, tentando un azzardo. Senza gli spotter e i riferimenti, sarebbe stato difficile accorgersi che la pioggia sarebbe arrivata anche nel primo settore. Il tempo di Esteban Ocon, molto lento rispetto a Hamilton, era l'unico indizio, ma arrivò troppo tardi, quando Leclerc aveva già superato la corsia di rientro ai box. Fermarli un tempo giro, come fatto da Verstappen, sarebbe stato un errore. L'azzardo è stato preso e non ha pagato

Sezione: News / Data: Lun 17 marzo 2025 alle 16:14
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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