Il podio di Lewis Hamilton nella Sprint Race di Miami non riflette il reale passo gara della Ferrari. Il terzo posto è frutto di una strategia azzardata sulle gomme e di circostanze favorevoli, come la Safety Car e le penalità agli avversari, più che di una superiorità tecnica della vettura. L’esito non è indicativo della competitività Ferrari sulla lunga distanza. Al podcast Terruzzi Racconta, il giornalisat Giorgio Terruzzi ha parlato di questo. 

 

“La sprint viene utilizzata da tutti i team per fare una simulazione di long run in vista della gara, vista la presenza di una sola sessione di prove libere. La Ferrari può essere che arrivi ad inizio del weekend che non è messa male e può fare bene se arrivano delle incognite come la pioggia o la Safety Car, con l’intuizione di Hamilton di cambiare le gomme di Hamilton. Ma non è una consolazione, non si può citare la Sprint Race come una gara in cui la Ferrari ha tirato fuori una prestazione autentica”.

Sezione: News / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 18:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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