Roma accelera sulla sicurezza stradale e prepara un nuovo pacchetto di controlli, con tredici autovelox aggiuntivi entro giugno 2026. L’elenco delle postazioni è descritto come dinamico, perché il piano può essere aggiornato in base a criticità e monitoraggi. Sei dispositivi saranno concentrati sulla Colombo, gli altri sette tra Corso Francia e via Leone XIII, con punti già oggetto di sopralluogo. L’obiettivo dichiarato è ridurre velocità e incidenti sulle arterie più rischiose, con occhi digitali pronti a sanzionare chi supera i limiti.
Tredici nuovi controlli, piano in evoluzione e priorità sicurezza
Il Comune ha deciso di investire ancora sui rilevatori di velocità, con l’idea di rendere meno insidiosa la mobilità cittadina in un contesto dove i numeri dell’incidentalità restano un tema costante. Il programma prevede l’installazione di tredici nuovi dispositivi entro la prima metà del 2026, ma viene presentato come un elenco non rigido, quindi suscettibile di modifiche e integrazioni. La logica è chiara, intervenire dove la combinazione tra traffico, velocità e conformazione stradale rende più probabile l’errore, oppure aumenta la gravità delle conseguenze quando l’errore avviene. In questo senso la Capitale prova a mettere ordine in una rete viaria complessa, fatta di scorrimenti veloci che attraversano zone abitate, collegamenti tra quartieri e tratti dove la percezione della velocità è spesso falsata dall’ampiezza della carreggiata. Il risultato è un approccio che ricorda la Formula 1 nella sua ossessione per il controllo dei dettagli, non perché la strada sia una pista, ma perché quando si alza il ritmo, anche pochi chilometri orari in più possono fare la differenza tra un rischio evitato e un impatto pesante.
Sei autovelox sulla Colombo, i punti indicati tra Centro ed Eur
La parte più corposa del piano riguarda la via Cristoforo Colombo, l’arteria che collega il Centro con l’Eur e che, per flussi e velocità medie, è da tempo osservata speciale. Sei dei tredici nuovi autovelox saranno collocati lungo questo asse, con posizionamenti distribuiti nei punti considerati più sensibili. È prevista una postazione all’altezza della circonvallazione Ardeatina in direzione Centro, un’altra in prossimità di largo Angelo Fochetti in direzione Ostia, poi due dispositivi all’altezza della Laurentina, uno per senso di marcia, e altri due nei pressi di viale dell’Umanesimo. La scelta di moltiplicare i controlli sulla Colombo non è casuale, perché qui convivono tratti scorrevoli e immissioni frequenti, con un comportamento degli automobilisti spesso oscillante, si procede a lungo a velocità sostenuta e poi si frena tardi in prossimità di incroci e rientri. In una città dove molti spostamenti quotidiani si concentrano su poche direttrici, l’effetto deterrente diventa parte della strategia, far capire che la tratta non è un corridoio libero, ma una strada urbana con regole e conseguenze.
Corso Francia e via Leone XIII, le altre sette postazioni in arrivo
Gli altri sette dispositivi sono previsti su due strade molto diverse, ma accomunate da criticità note. Su Corso Francia gli autovelox saranno posizionati all’altezza di via Flaminia, di via Bartolomeo Gosio e di via Sassi di San Giuliano, con un controllo che punta a incidere su una zona dove le velocità elevate sono un problema ricorrente, soprattutto nelle fasce meno congestionate. Dall’altra parte della città, il piano si concentra su via Leone XIII, dove sono state indicate quattro postazioni, una all’altezza del civico 30 in direzione via Aurelia Antica, una nei pressi di largo Martin Luther King andando verso via della Nocetta, una all’altezza di via Leone Dehon e una in prossimità di via Pio Quarto verso viale Gregorio VII. Si tratta di collocazioni che, secondo quanto riportato, sarebbero già state oggetto di sopralluogo da parte della Polizia Locale, un passaggio che in genere serve a valutare visibilità, segnaletica, sicurezza dell’installazione e coerenza con i flussi. Il punto, al netto delle polemiche che ogni nuova telecamera porta con sé, è che la città sta scegliendo la strada dei controlli sistematici, non quella degli interventi occasionali. Per i romani poi c'è una bruttissima notizia sui parcheggi in città <<< Clicca qui per continuare a leggere
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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