Questa settimana è tornata, molto di moda, la scuderia Minardi e la sua storia. L'evoluzione poi di quella scuderia così fondamentale, tra fine anni '90 e inizio 2000, per la crescita di tanti talenti l'ha portata a diventare il team satellite di Red Bull (poteva esserlo di Ferrari) fino a diventare l'Alpha Tauri vincitrice a Monza. Jarno Trulli ha parlato di questa capacità della scuderia italiana: "Giancarlo Minardi mi offrì un periodo formativo. Una cosa era importante rispetto a oggi: ti davano il tempo di imparare e di crescere. Avevo pochissimi chilometri sulle spalle. Quando mi chiamò a sorpresa per dirmi che avrei debuttato in Australia fu il momento più felice, ma ero teso. Mi posi come obiettivo di qualificarmi e di fare più chilometri possibile. Andai bene: lì cominciò la mia carriera in Formula 1. La Red Bull attraverso l’AlphaTauri fa un lavoro simile, anche se non ha lo stesso occhio di riguardo per gli italiani: fa crescere i talenti. È una politica che dà i suoi frutti, basta guardare i risultati di Vettel e Verstappen. Gasly è stato promosso troppo presto e così non ha avuto il tempo di crescere. Quando ti danno una macchina competitiva, tutti si aspettano subito che tu vinca. Pierre adesso è pronto per il salto”.

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Sezione: News / Data: Gio 10 settembre 2020 alle 17:18
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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