Il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha scelto la via della discrezione alla vigilia della ultima partita stagionale ad Abu Dhabi. Interpellato sul ruolo che potrebbe avere verso i tre piloti ancora in lotta per il titolo, il britannico ha spiazzato tutti: non intende fornire dritte né suggerimenti tattici. È una posizione che arriva da chi, dopo tanti trionfi, preferisce mantenere il proprio spazio competitivo piuttosto che trasformarsi in consigliere di avversari che, fino a ieri, erano e restano rivali in pista. Lo scenario diventa ancora più curioso se si pensa alla presenza nel paddock del connazionale Lando Norris, figura popolare ma pur sempre parte del circo agonistico, che non ha scalfito la fermezza della scelta di Hamilton.

La battuta che nasconde una scelta

Quando gli è stato chiesto se avrebbe consigliato qualcuno, Hamilton ha risposto con un sorriso amaro e una frase chiara: "Non mi metterei a dispensare consigli: sono avversari e finirei per dire cose non vere ". La battuta serve a stemperare, ma il senso resta netto: non vuole assumere il ruolo di mentore verso chi oggi contrasta le sue ambizioni o quelle della sua squadra. E sul fatto se potesse avere un tifo naturale per un connazionale, ha rimarcato la propria priorità: " Non avrò tifoserie esterne: l'unico tifo che porto è per me stesso e per il mio team ", parole che confermano come, per Hamilton, la lealtà sportiva si concentri esclusivamente sul casco e sulla monoposto che guida.

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Sezione: News / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 23:20
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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