I benzinai sono sul piede di guerra dopo il decreto benzina che prevede multe fino a 6.000 euro se mancherà il cartello del prezzo medio dei carburanti presso ogni pompa di rifornimento. I benzinai dunque, che inizialmente avevano indicato le date del 25-26 gennaio per uno sciopero di 48 ore, sono decisi a ritornare sul sentiero di guerra abbandonato in fase di trattativa col governo. Lo sciopero riguarderà strade ed autostrade. A dare voce alla protesta, ai microfoni de Il Corriere della Sera, è Bruno Bearzi dalla Figisc: "Ci hanno ascoltato in merito alla media prezzi calcolata su base regionale e sullo stop alle comunicazioni quotidiane. C'è però rabbia e delusioni per la parte di decreto che individua nei gestori i responsabili delle storture del sistema attribuendoci ulteriori oneri e soprattutto ulteriori pesanti sanzioni. Questo fa pensare che molto probabilmente confermeremo lo sciopero". Altra nota dolente i 30 giorni concessi dal Governo per adeguarsi alle nuove normative, reputati troppo pochi. 22.500 gli impianti pronti a fermarsi, per cui la multa, tra l'altro, è l'ultimo dei problemi: è la sospensione dell'attività che li ha mandati su tutte le furie, visto che, dati i contratti con le imprese di fornitura, potrebbero trasformarsi in fallimenti e chiusure definitive.

Sezione: Non solo Formula 1 / Data: Lun 16 gennaio 2023 alle 10:42
Autore: F1N Redazione
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