Ieri, 25 aprile, mentre l’Italia celebrava la Festa della Liberazione, per molti appassionati di Formula 1 è stato anche un giorno di silenziosa tristezza: si commemorava la scomparsa di Michele Alboreto uno dei piloti italiani più amati e rispettati nella storia dell’automobilismo.

Alboreto ha lasciato un segno profondo nella Formula 1. Nel corso della sua carriera ha disputato 194 Gran Premi, conquistando cinque vittorie: due con la Tyrrell, nel 1982 e 1983, e tre con la Ferrari, nel 1984 e 1985. Fu proprio con la scuderia di Maranello che raggiunse il suo apice, diventando vicecampione del mondo nel 1985, stagione in cui solo Alain Prost riuscì a batterlo.

La tragedia colpì il mondo delle corse il 25 aprile 2001, quando Alboreto perse la vita durante una sessione di test privati sull’ EuroSpeedway Lausitz, in Germania, mentre si preparava alla 24 Ore di Le Mans. L’incidente avvenne sul DEKRA Test Oval.

Per onorare la sua memoria, nel 2021 l’Autodromo Nazionale di Monza ha deciso di intitolargli uno dei suoi punti più iconici: la leggendaria Curva Parabolica, ribattezzata Curva Alboreto. Accanto alla rinomina, è stato anche eretto un monumento commemorativo, simbolo tangibile di un’eredità che va ben oltre i risultati sportivi.

Michele Alboreto resta nella memoria collettiva come un esempio di classe, correttezza e passione sincera per le corse. Un pilota che ha saputo rappresentare con orgoglio l’Italia nel mondo, lasciando un ricordo indelebile in chi lo ha seguito e ammirato.

 
Sezione: News / Data: Sab 26 aprile 2025 alle 07:30
Autore: Francesco Franza
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