L’adattamento di Lewis Hamilton alla nuova realtà della Ferrari non sta passando inosservato. A commentare la situazione è stato Eric Boullier, ex team principal della McLaren, che ha tracciato un parallelo piuttosto interessante parlando con RacingNews365: il sette volte iridato si troverebbe ora nella stessa posizione vissuta da Fernando Alonso nel 2007.

“Quando hai già vinto tutto e sei il migliore del tuo tempo, è naturale accettare una nuova sfida, e la Ferrari resta un’icona assoluta”, ha spiegato Boullier, riferendosi alla scelta di Hamilton di lasciare la Mercedes dopo oltre un decennio di successi. Ma, secondo il manager francese, il passaggio da un top team a un altro comporta difficoltà ben più grandi di quelle che si incontrerebbero spostandosi verso una scuderia di metà classifica.

“Il cambiamento è enorme. Abituarsi a un nuovo ambiente, a nuove persone e a una cultura diversa richiede tempo e pazienza. E più il livello è alto, più è difficile farlo in fretta”, ha aggiunto Boullier. Da qui, il paragone diretto con Alonso, che nel 2007 si trovò a gestire una McLaren fortemente sbilanciata a favore del giovane rookie Hamilton.

“Ricordo quando Fernando arrivò a Woking: si percepiva che non fosse al centro del progetto, perché il team puntava forte sul proprio giovane talento. Oggi Lewis alla Ferrari vive qualcosa di simile: il pilota di casa, coccolato dal pubblico e dalla squadra, è Charles Leclerc, non lui”, ha sottolineato l’ex dirigente.

Una situazione che, secondo Boullier, si riflette anche nelle interazioni radio tra Hamilton e il suo ingegnere. “Si nota una certa fatica nel comunicare, quasi come se stesse cercando il proprio spazio all’interno del team. Questo genere di sintonia non si costruisce in un giorno, ci vorrà tempo”, ha concluso. Intanto in Ferrari si torna a parlare della "teoria-Raikkonen". Clicca qui per l'articolo completo <<<

Sezione: News / Data: Mar 10 giugno 2025 alle 21:24
Autore: F1N Redazione
vedi letture
Print