L'epilogo triste di una stagione che ha avuti ben pochi alti per la Ferrari. Ciò che è successo in Brasile è figlio di una tensione che è partita da Monza ed è serpeggiata in ogni paddock della seconda parte di stagione. La fine è stata amara. La scintilla, forse, è stata quel clamoroso e fenomenale sorpasso di Leclerc ai danni di Vettel, che ha mal digerito la manovra del compagno. Ma poco importa. Nico Rosberg, un altro che di incidenti con i compagni se ne intende, ha analizzato lo scontro su Youtube: "È una situazione orribile per il team. Soprattutto se sei un pilota Ferrari, è la cosa peggiore che possa accadere. Da un punto di vista dello spettacolo, noi vorremmo sempre assistere a questo genere di incidenti, perché conferiscono alle gare molto pepe. È stata una grande battaglia, ed è stato fantastico il fatto che la squadra abbia concesso loro di lottare. Charles aveva gomme più fresche, dunque era costantemente più veloce. Ha fatto un grande sorpasso su Vettel all’interno, e poi Sebastian ha provato il contrattacco. Ho avuto un incidente simile in passato, ed è una dinamica davvero difficile, perché ognuno cerca di stringere l’altro il più possibile, non lasciando spazio extra. Dunque Leclerc aveva già lasciato lo spazio minimo all’esterno. Nel momento in cui Vettel si è posto davanti ha iniziato immediatamente a stringere l’avversario, perché è quello che puoi fare: quando ti porti un po’ davanti tu diventi il pilota dominante e puoi dettare dove andare. È complicato, ma vedo un po’ meno colpa dalla parte di Leclerc. Dal punto di vista di chi è davanti, pensi di muoverti abbastanza lentamente e di spingere l’avversario all’interno il prima possibile. Dal punto di vista di chi ha l’interno, è difficile vedere che il pilota davanti si sta muovendo verso l’interno. È questione di millimetri, ma quando ti rendi conto che si sta spostando il contatto è già avvenuto. È complicato, ma vedo un po’ meno colpa dalla parte di Leclerc. Dal punto di vista di chi è davanti, pensi di muoverti abbastanza lentamente e di spingere l’avversario all’interno il prima possibile. Dal punto di vista di chi ha l’interno, è difficile vedere che il pilota davanti si sta muovendo verso l’interno. È questione di millimetri, ma quando ti rendi conto che si sta spostando il contatto è già avvenuto”.

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Sezione: News / Data: Mar 19 novembre 2019 alle 10:10
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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