F1 Formula 1 | Capelli avverte Ferrari: “Parole finite, ora conta solo il 2026”

Il commento di Ivan Capelli dopo il GP di Las Vegas è uno dei più duri e realistici verso il momento che sta attraversando la Ferrari f1. L’ex pilota, oggi voce tecnica di Sky, mette in evidenza una squadra che non riesce più a trasformare sforzi e potenziale in risultati tangibili, mentre i suoi piloti continuano a muoversi dentro i limiti di una monoposto che non consente margini significativi. Capelli guarda già al prossimo anno, indicandolo come la vera cartina di tornasole per capire il destino della Rossa e dei suoi uomini di punta.

“Le prestazioni non cadono dal cielo”: Capelli fotografa la realtà Ferrari

Capelli non utilizza mezzi termini nel giudicare il momento del Cavallino. "I piloti stanno facendo tutto quello che possono. Ma le parole sono finite, come i risultati. Le prestazioni non arrivano dal nulla, non piovono dal cielo", spiega l’analista, riferendosi a un trend ormai evidente da settimane nella f1 oggi. L’ex pilota sottolinea come il problema non sia né episodico né contingente: la Ferrari raggiunge sempre lo stesso limite tecnico, indipendentemente dalla pista o dalle condizioni. E proprio questo, secondo Capelli, impedisce di vedere segnali di crescita reali nel breve periodo.

2026 spartiacque: “Se andrà bene, Leclerc farà bene a guardarsi intorno”

Il commento si sposta poi sul futuro, un tema sempre più centrale con l’avvicinarsi del nuovo regolamento tecnico. Capelli è diretto anche qui: "Il prossimo anno sarà quello della verità. Se il progetto andrà bene, allora giustamente si potrà anche valutare di guardare intorno per andare a vincere altrove". Una riflessione che riguarda da vicino Charles Leclerc, ma che si estende a tutti i top driver che nel 2026 dovranno decidere dove legare la parte centrale della propria carriera. Se la Ferrari non dovesse presentarsi con un pacchetto competitivo, il rischio — o la possibilità, dipende dai punti di vista — è che anche il monegasco valuti alternative nel paddock, dal momento che strutture pronte a scommettere su di lui non mancherebbero.

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