Un pit stop doppio che ha avuto danni impressionanti. Al podcast F1 Nation, Andrew Showlin, responsabile degli ingegneri di pista, ha spiegato la causa che ha scatenato il tutto: "Sul momento non abbiamo avuto abbastanza tempo per avere una comprensione assoluta e approfondita di quanto sia successo, ma ora abbiamo trovato delle prove. Il caos ha a che fare con il modo in cui il sistema radio dà priorità ai messaggi quando ad esempio, Ron Meadows chiama i ragazzi per preparare il pit-stop. C’erano molti messaggi in contemporanea, ma questo non dovrebbe essere un problema perché il sistema dà priorità a quelli di Ron: d’altronde la cosa più importante è avere le gomme pronte per la sosta. Tuttavia, sembra che ci sia una finestra in cui il sistema non fa passare questo messaggio prioritario. Purtroppo ci siamo persi una parte fondamentale di questi messaggi. Metà dei ragazzi che dovevano portare fisicamente le gomme fuori dal box non aveva sentito nulla. Con la conseguenza che c’erano le vetture in arrivo e non eravamo pronti. Se potevamo stare semplicemente fuori non facendo le soste? Sì, avremmo potuto farlo. Col senno di poi, se fossimo rimasti fuori sarebbe stato fantastico. Ma come team di Formula 1 non puoi avere paura di fare un pit-stop sotto pressione: ne facciamo a centinaia, anche con un pilota dietro l’altro, e vanno sempre bene. Io credo che l’idea sul momento fosse giusta, perché ci avrebbe dato le mescole migliori e avremmo consolidato il vantaggio. Però abbiamo sicuramente sbagliato a metterla in pratica, non l’abbiamo eseguita bene, e soprattutto Russell è stato tremendamente sfortunato“.

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Sezione: News / Data: Mer 09 dicembre 2020 alle 10:30
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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