Lewis Hamilton ha lanciato una critica senza precedenti alla generazione attuale di monoposto, definendola la peggiore che abbia guidato in tutta la sua carriera. Il sette volte campione del mondo si è sfogato parlando dei problemi cronici legati a rigidità, porpoising e assenza di sorpassi, una combinazione che ha trasformato molte gare in un’esperienza frustrante. Le sue parole arrivano al termine di una stagione già complicatissima per la Ferrari. Nel suo intervento, Hamilton ha evidenziato la distanza tra le ambizioni della Formula 1 e la realtà in pista, dove le vetture sono diventate difficili da seguire e da gestire. Un malessere tecnico che ha segnato pesantemente anche le sue prestazioni, contribuendo a un’annata tra le più dure della carriera.

La critica durissima di Hamilton alla generazione attuale

Hamilton, solitamente misurato nei giudizi tecnici più estremi, ha scelto di descrivere questa generazione di vetture come un passo sbagliato nella storia recente della Formula 1. La combinazione tra aerodinamica estrema, rigidità e fenomeni come il porpoising ha reso la guida fisicamente e mentalmente stressante. Il sette volte iridato non ha nascosto l’esasperazione accumulata in una stagione in cui spesso è apparso più impegnato a combattere i limiti della vettura che i suoi avversari in pista. Un giudizio così netto testimonia quanto i piloti, e in particolare chi ha conosciuto epoche tecniche diverse, percepiscano l’attuale direzione come un vicolo cieco dal punto di vista spettacolare e sportivo.

I problemi di queste vetture e la frustrazione dei piloti

Hamilton ha spesso parlato delle difficoltà incontrate dal 2022 in poi, ma questa volta il suo giudizio è apparso definitivo. Il porpoising non è stato soltanto un fastidio tecnico, ma un problema che ha costretto i team a ripensare assetti, altezze da terra e regolazioni estreme. L’aumento di rigidità delle monoposto ha aggravato la situazione, rendendo la guida più scomoda e complessa, soprattutto sui circuiti cittadini o sulle piste molto ondulate. A questo quadro si aggiunge la difficoltà nei sorpassi, aspetto che avrebbe dovuto migliorare con i regolamenti aerodinamici introdotti per favorire lo spettacolo. Secondo Hamilton, invece, è accaduto l’opposto, e la sensazione diffusa nel gruppo è che la Formula 1 abbia perso la naturalezza del corpo a corpo, trasformando molte gare in processioni controproducenti per lo spettacolo.

Le parole di Hamilton e la richiesta di un cambiamento

Il passaggio più incisivo del suo intervento è diventato immediatamente virale e riassume il suo pensiero con estrema chiarezza: "sono pronto per la nuova generazione di monoposto perché questa è stata la peggiore che io ricordi, nella mia carriera non ne ho mai guidate di così problematiche, tra porpoising, rigidità e un mix di fattori che ha reso tutto molto difficile, siamo arrivati al punto in cui nessuno riesce più a sorpassare e ci si chiede che senso abbia una gara senza possibilità di attaccare". Un messaggio fortissimo, rivolto tanto alla FIA quanto ai team, affinché il prossimo ciclo regolamentare non ripeta gli errori del passato. Per Hamilton è fondamentale che la Formula 1 torni a privilegiare la competizione pura, la battaglia in pista e la capacità dei piloti di fare la differenza.

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Sezione: News / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 11:10
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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