McLaren ha vissuto una seconda sessione di libere più complicata del previsto. A venti minuti dal termine delle FP2 né Lando NorrisOscar Piastri erano soddisfatti della vettura, entrambi alla ricerca di un bilanciamento più coerente tra avantreno e retrotreno. Norris ha chiesto regolazioni sull’anteriore, mentre Piastri continua a inseguire un feeling stabile. Il vero giudizio arriverà nel long run delle FP3, decisivo per capire la direzione tecnica della squadra. Il programma di lavoro ha previsto continue modifiche sull’ala anteriore e valutazioni aerodinamiche differenti, senza un riferimento immediato che abbia convinto i piloti. Se il passo gara non offrirà risposte confortanti, la notte potrebbe diventare fondamentale per rivedere la piattaforma della monoposto in vista di FP3 e qualifica.

Bilanciamento complicato e continui interventi ai box

McLaren ha lavorato a ritmo serrato per recuperare equilibrio, con Norris concentrato su regolazioni dell’avantreno per trovare maggiore precisione a centro curva. Piastri, rientrato ai box a metà sessione, ha richiesto una rapida modifica sull’incidenza dell’ala anteriore per ridurre l’asimmetria tra inserimento e appoggio. I tecnici hanno rimandato entrambi in pista per confrontare le nuove sensazioni, ma i riscontri non hanno ancora raggiunto il livello sperato. L’impressione è che la monoposto resti nervosa nelle zone lente, soprattutto nel secondo settore, dove il carico aerodinamico deve comunicare fluidamente tra i due assi. 

Norris cerca precisione, Piastri stabilità

Il quadro racconta due necessità tecniche simili ma non identiche: Norris vuole maggiore fiducia in inserimento, mentre Piastri chiede una vettura più lineare e meno sensibile ai trasferimenti di carico. Il problema non è tanto la velocità pura, quanto la difficoltà nel trovare un assetto che permetta loro di spingere con costanza. La scelta McLaren di separare i gruppi di lavoro e non condividere i dati di configurazione tra i due piloti rallenta inevitabilmente la fase di analisi, rendendo più difficile convergere rapidamente verso un’unica soluzione efficace. La squadra dovrà decidere se continuare con questa strategia o introdurre un’unione d’intenti più rapida se la qualifica dovesse avvicinarsi senza un quadro chiaro.

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Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 14:42
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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