La decisione di affidare ad Adrian Newey sia la guida tecnica sia la direzione operativa del team nel 2026 ha generato un acceso confronto tra appassionati e addetti ai lavori. L’ingegnere britannico, forte della collaborazione con Andy Cowell, sostiene che la nuova struttura non lo allontanerà da ciò che considera il suo compito essenziale: progettare la vettura. “È proprio quello che voglio fare e che devo fare”, afferma, ribadendo che la passione per il design resta il motore delle sue giornate. La riorganizzazione nasce soprattutto dall’arrivo di Honda, un’integrazione che richiede una supervisione strategica complessa. Cowell, più vicino alle tematiche motoristiche, ha preferito concentrarsi su un ruolo di pianificazione lasciando vacante la posizione di team principal, che Newey definisce “la scelta logica” per garantire continuità.

Piloti convinti: prestazioni prima di tutto

A sostenere la nuova struttura ci sono due voci molto autorevoli. Fernando Alonso interpreta il cambiamento come un’evoluzione naturale del progetto Aston Martin: “Con Adrian, esiste un solo stile, ed è la prestazione. È la ricerca incessante della perfezione”. Per lo spagnolo, l’unione tra visione tecnica e capacità decisionali potrà rendere la squadra più competitiva. Dello stesso avviso è Max Verstappen, che conosce bene la metodologia di Newey dopo gli anni trascorsi insieme in Red Bull. L’olandese vede nella scelta una tendenza emergente: “Probabilmente è una cosa che si vede in sempre più team, giusto? Che qualcuno con una maggiore predisposizione alla tecnica assuma il ruolo di team principal”. Pur non essendo un modello adottato da Red Bull, è convinto che “farà bene”, a patto che il team garantisca un supporto organizzativo adeguato.

Tifosi divisi: genio multitasking o errore annunciato?

Nonostante l’ottimismo dei piloti, sui social prevale lo scetticismo. Molti temono che un ruolo così ampio possa trasformarsi in un ostacolo più che in un’opportunità, ricordando il precedente Ferrari con Binotto. “Newey si sta concentrando sia sulla costruzione di una vettura che sulla gestione di un team. Potrebbe funzionare bene o finire come Binotto”, commenta un utente. Un altro aggiunge che diventare team principal significa assumersi “il 90% di compiti che non hanno nulla a che fare con la tecnologia”. Una parte dei tifosi però ribatte che Newey ha già gestito ampie responsabilità operative e che il nuovo incarico potrebbe semplicemente formalizzare un ruolo che di fatto svolgeva già. La stagione 2026 dirà se Aston Martin ha compiuto una mossa rivoluzionaria o un azzardo che rischia di costare caro.

Sezione: News / Data: Mar 02 dicembre 2025 alle 12:45
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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