Lando Norris ha iniziato le FP1 di Abu Dhabi con sensazioni non ideali sulla sua McLaren, lamentando una mancanza di equilibrio tra anteriore e posteriore. Il britannico ha chiesto modifiche immediate, fermandosi ai box per intervenire sull’ala anteriore e per ottimizzare il carico al posteriore. Matteo Bobbi ha spiegato in diretta come il pilota non sentisse bene l’appoggio nelle curve, soprattutto in fase di inserimento e percorrenza. La sessione ha permesso alla squadra di analizzare setup, aerodinamica e comportamento gomme. Norris utilizza un’ala molto vicina a quella di O’Ward, con una configurazione leggermente più scarica, scelta che consente velocità di punta più alta ma richiede grande precisione in appoggio. La sessione ha evidenziato che la vettura necessitava di più stabilità e comunicazione tra i due assi per garantirgli una guida confortevole in attacco e nei cambi di direzione.

Le sensazioni di Norris e gli interventi decisi al box

Bobbi ha descritto così le prime sensazioni raccolte da McLaren: "Norris non era contento del dialogo tra anteriore e posteriore, si è fermato per un click in meno sull’ala davanti e un lavoro sul posteriore, quando è in appoggio non sente bene il retrotreno". L’analisi ha evidenziato una vettura particolarmente efficace sul dritto ma più nervosa nelle curve veloci, un limite che a Yas Marina può caratterizzare il bilancio gomme e la performance in simulazione qualifica. Il pilota ha quindi scelto di intervenire subito, senza aspettare la seconda parte della sessione, confermando quanto la McLaren voglia costruire un assetto stabile prima di affacciarsi a FP2 e FP3, le vere sessioni di riferimento con Piastri al fianco di Norris.

Motivi aerodinamici: ala simile a O’Ward ma più scarica

Bobbi ha aggiunto un dettaglio tecnico significativo: "Norris ha un’ala simile a quella di O’Ward ma più scarica". Questa scelta è utile sulle lunghe accelerazioni del circuito, ma comporta un posteriore più leggero in appoggio, soprattutto con serbatoio scarico e temperature elevate.

McLaren lavora sulla correlazione: FP2 decisive

Il primo run di Norris ha confermato che una piccola modifica aerodinamica può trasformare il feeling della vettura, soprattutto a Yas Marina, dove le curve in appoggio richiedono un retrotreno molto solido. La sessione ha permesso a McLaren di raccogliere dati sulla risposta della vettura alle variazioni di ala e sulla distribuzione dei carichi in fase di inserimento. Le FP2 saranno fondamentali, perché si correranno in condizioni più simili alla qualifica e alla gara. 

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Sezione: News / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 11:12
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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