Formula 1 | Ferrari F1-75, bella è bella, ma è competitiva?

Come un proiettile che buca l'aria. A confermarlo abbastanza in sordina è Charles Leclerc con la caption di Instagram postata come saluto all'avvento della Ferrari F1-75. "Non vedo l'ora di guidare questa bestia" segnale che, almeno al simulatore, aspetto dove la Ferrari ha investito parecchio per correlare a dovere i dati, la macchina per il 2022 va veloce. Eccola quindi la nuova creatura di Maranello, la 75esima creata dal Cavallino. Una presentazione molto di cuore, molto sentimentale e passionale, quella impostata dalla Ferrari in cui si è cercato di unire il cuore e la passione, ma soprattutto la voglia di rivalsa dopo un digiuno che sembra ormai eterno all'impostazione estremamente rischiosa e innovativa messa in campo dagli ingegneri Ferrari.

A confermare l'estremismo della proposta Ferrari ci viene in contro anche la presentazione della Mercedes W13 che sembra aver preso, almeno a livello esteriore, una via diversa per quanto riguarda la parte più visibile, ovvero quella delle pance. Ma "innovazione" e "passione" sono le due parole che hanno accompagnato la mezzora in cui Mattia Binotto, Charles Leclerc, Carlos Sainz e anche il presidente John Elkann si sono intervallati. Soluzioni radicali, un packaging differente, una sensazione di aggressività data anche dal rosso e dal nero presenti sulla livrea. Una conformazione quasi fantascientifica che nessuna delle altre sette vetture ad ora presentate ha mostrato. Segno di un interpretazione sicuramente audace del regolamento 2022, da capire se vincente. 

Infatti le reazioni più severe da parte dei media italiani, come La Stampa o Leo Turrini, hanno sottolineato la differenza tra l'apparire veloce e la velocità reale. Matteo Bobbi, durante il rapido studio di Sky post presentazione, ha fatto notare che molti piloti, non solo Ferrari, hanno vociferato di avere tra le mani una macchina di 5/6 chilometri più veloce di quelle degli scorsi anni sul rettilineo (dove si sono toccati i picchi più alti di velocità mai raggiunti nella storia della Formula 1 ndr.), ma di accusare una lentezza e una pesantezza mai notata nelle curve lente, il punto cruciale dove la macchina è davvero competitiva. Ecco molto probabilmente ci vorrà del tempo per capire la bontà di questo lavoro, molto di più dei test di Barcellona o dell'esordio in Bahrain.

Daniel Ricciardo ha sottolineato come ci saranno molti più possibili errori quest'anno per via di un assetto rivoluzionato e di un feeling da trovare, quindi calma e gesso sperando che l'approccio radicale scelto dalla Ferrari sia quello giusto. McLaren e Ferrari da un verso con pance più lunghe e alte, Aston Martin e Mercedes dall'altro con gli otto volte campioni costruttori ad esser stati radicali ma nell'altro senso. In attesa di una Red Bull che si è nascosta ma che sembra avere un'ala unica e speciale nel taschino. Il mondiale è già iniziato e, sperando e aspettando che si colori di rosso, noi già siamo felici.

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