Per il terzo anno consecutivo la Formula 1 fatica a sfondare in Italia. I dati parlano chiaro: poco più di 2,1 milioni di spettatori complessivi per il Gran Premio d’Austria, l’undicesimo appuntamento del Mondiale 2025. Una cifra che certifica un trend ormai consolidato, con un pubblico sempre più disilluso, disinteressato o semplicemente altrove. Ma quali sono le cause profonde di questo calo?

Innanzitutto, va detto: i confronti con l’epoca d’oro sono impossibili. Quando la F1 veniva trasmessa in chiaro sulla RAI, i dati viaggiavano su altri livelli. Si parlava di punte anche superiori ai 10 milioni per certi appuntamenti chiave, in particolare durante il dominio di Michael Schumacher con la Ferrari. Era un altro mondo, un’altra televisione e soprattutto un’altra Ferrari.

 

Già, perché l’elemento che più incide è proprio questo: l’assenza di una Scuderia Ferrari vincente. I numeri non mentono. Quando Leclerc si giocava il titolo a inizio 2022, le audience erano ben diverse. Lo stesso F1-News.eu, il nostro portale italiano dedicato alla Formula 1, nei primi mesi di quell’anno registrava picchi da 3,6 milioni di letture mensili. Oggi, con la Rossa fuori dalla lotta per il Mondiale, si è tornati a quota un milione, a dimostrazione del legame diretto tra risultati e interesse popolare.

L’effetto-Leclerc / arrivo-Hamilton, insomma, non basta più. Il monegasco resta amatissimo, ma da solo non può reggere il peso di una passione che per decenni ha camminato a braccetto con le vittorie. A Maranello i progressi ci sono, ma la SF-25 continua a restare lontana dalla McLaren e dalla vetta. E quando le vittorie latitano, anche il pubblico si raffredda. Non si tratta di mancanza di competenza o passione, ma di semplice emozione. Senza una Ferrari protagonista, il grande pubblico tende a disinnamorarsi.

In più, c’è la questione della pay TV. Oggi per seguire la Formula 1 in diretta serve un abbonamento a Sky o a NOW. E non tutti sono disposti a spendere per una domenica pomeriggio se manca la suspense del trionfo italiano. Il passaggio alla TV a pagamento ha indubbiamente ridotto la platea potenziale, restringendo la visibilità a una nicchia di appassionati duri e puri.

Il rischio è che si entri in un circolo vizioso: meno vittorie, meno pubblico, meno interesse anche per sponsor e investitori. Ecco perché una Ferrari vincente non è solo un sogno per i tifosi, ma una necessità per tutto il movimento. Senza di essa, la F1 in Italia rischia di restare uno sport da élite, lontano anni luce dai fasti di un tempo.

Sezione: News / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 13:48
Autore: F1N Redazione
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