Ieri è arrivata la notizia dell'accordo tra FIA e Ferrari sulla questione del motore 2019, della presunta irregolarità della power unit Ferrari. Oggi, Auto Motor und Sport ha pubblicato un lungo editoriale sull questione che vi riportiamo di seguito.

La FIA ha inviato un’e-mail a sei righe dal contenuto esplosivo. […] Cosa c’è dietro? La bomba è esplosa dieci minuti prima della fine dei test di Barcellona. […] La sua pubblicazione a pochi minuti dalla fine dei test diceva molto. È stata fatta apposta così tardi. Ciò ha garantito che le parti e i terzi interessati non potessero più essere intervistate nel paddock. […] Per dirla educatamente, gli ispettori della FIA hanno chiaramente riscontrato irregolarità nel funzionamento del motore Ferrari 2019. Le malelingue parlerebbero di frode. Altra cosa è se la FIA sia in grado di dimostrare ciò dettagliatamente in modo giuridicamente affidabile. La Ferrari avrebbe certamente fatto appello contro una sanzione drastica. Quindi è stato più facile raggiungere un accordo che potrebbe essere il seguente: sei andata troppo in là con il motore; d’ora in poi, questo non sarà più tollerato e pagherai anche una penalità per questo. Ovviamente non direttamente, perché sarebbe stato troppo ovvio. La Fertari è stata ufficialmente sospettata di truccare il motore dal GP degli Stati Uniti. La FIA ha inviato diverse direttive tecniche in rapida successione per impedire ciò che i concorrenti della Ferrari la accusavano di fare, ovvero iniettare più carburante di quanto consentito manipolando il flussometro. Si dice che gli ispettori della FIA abbiano quindi confiscato un intero motore Ferrari da analizzare per tutto durante l’inverno. Si sarebbe dovuto scoprire come la Ferrari abbia aumentato le prestazioni del motore in determinate fasi. Apparentemente usando metodi che non sono del tutto in linea con le regole. La FIA era quindi sotto pressione. Non poteva più tacere. Apparentemente non voleva fare uscire le disposizioni nel dettaglio pubblicamente perché probabilmente questo avrebbe fatto più male che bene allo sport. In apparenza i sospetti erano così gravi che la Ferrari ha dovuto accettare le sanzioni. Certo, sono state troppo miti [le sanzioni, n.d.r.] secondo gli avversari. Ma quest’anno la Ferrari potrebbe pagare in pista. A Maranello hanno dovuto costruire un motore totalmente nuovo durante l’inverno. Anche il turbocompressore e il sistema di recupero dell’energia sono stati interessati. Secondo le misurazioni, questo nuovo motore ha una potenza significativamente inferiore rispetto a quello vecchio ed è uno dei motivi della deludente velocità massima sui rettilinei. […]. Si potrebbe reagire con la seconda specifica al più presto. Di solito arriva dopo la settima gara, ma il mondiale per il team italiano potrebbe essere a quel punto già perso da tempo.”

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Sezione: News / Data: Sab 29 febbraio 2020 alle 11:04
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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