Un sabato da dimenticare per Max Verstappen, che nella Sprint Race di Miami ha chiuso in sedicesima posizione dopo un mix di scelte sbagliate, strategia conservativa e un’unsafe release che gli è costata una penalità di 10 secondi. Il 4 volte campione del mondo ha ammesso con onestà che la sua Red Bull non era semplicemente in grado di tenere il passo delle McLaren sul bagnato.

"Non potevo restare con loro usando le intermedie. La mia priorità è stata quella di gestire le gomme, ma non avevamo abbastanza passo. Ho fatto del mio meglio, ma non era abbastanza per competere", ha spiegato Verstappen ai microfoni di Sky.

 

Il momento cruciale è arrivato quando in molti hanno scelto di rientrare ai box per montare le slick. Tra questi, Lewis Hamilton, la cui chiamata si è rivelata decisiva per la conquista del podio. Verstappen gli è andato dietro il giro successivo su scelta del team. 

"Entrare era un rischio, e Hamilton ha fatto una gran chiamata. Ma dal terzo posto, per noi forse non valeva la pena. Abbiamo deciso di rientrare ai box comunque, ma non ha funzionato", ha aggiunto con un filo di rammarico.

A peggiorare la giornata, la caotica sosta ai box ha generato il contatto con la Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, episodio che ha portato alla pesante penalità post-gara. "La sosta... è stata un casino. Non c’è altro modo per dirlo", ha tagliato corto Verstappen, visibilmente deluso da un errore che ha avuto conseguenze dirette sulla sua corsa.

Sezione: News / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 19:34
Autore: F1N Redazione
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