Il post Sprint Race a Miami è diventato un via vai continuo davanti alla stanza degli steward, con diversi piloti chiamati a chiarire episodi controversi verificatisi nel corso della gara. Una lunga lista di indagati che sta trasformando il paddock in una vera e propria sala d'attesa sotto esame.

Tra i primi ad essere convocati, Charles Leclerc, che da oltre venti minuti è impegnato a spiegare il motivo per cui ha continuato a guidare la sua Ferrari SF-25 nonostante evidenti danni riportati nel giro di ricognizione. Il monegasco, dopo l'impatto contro il muro, ha riportato la macchina ai box, ma la direzione gara vuole capire se ci siano state violazioni regolamentari in merito alla sicurezza. Rischia una penalità o una multa.

 

Poco dopo, è stato il turno di Alex Albon. Il pilota della Williams è finito sotto osservazione per aver potenzialmente violato il delta time sotto Safety Car, percorrendo un giro a velocità superiore al minimo consentito. Se confermato, si tratterebbe di un’infrazione che potrebbe costare caro.

A seguire, anche Liam Lawson e Fernando Alonso sono stati convocati per chiarire i contorni del contatto che ha coinvolto l’Aston Martin dello spagnolo. Alonso è finito in testacoda, sbattendo contro il muro in un episodio che ha coinvolto anche il neozelandese, chiamato ora a fornire la propria versione dei fatti. Una situazione decisamente movimentata quella del paddock di Miami, dove le decisioni dei commissari potrebbero influenzare pesantemente la griglia e il clima in vista delle qualifiche ufficiali e del Gran Premio di domenica.

Resta da capire se da questi incontri emergeranno sanzioni o solo richiami. Intanto, la tensione nei box è palpabile. E il bello è che il sabato non è ancora finito.

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Sezione: News / Data: Sab 03 maggio 2025 alle 21:00
Autore: F1N Redazione
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