La FIA è intervenuta ufficialmente dopo le valanghe di insulti rivolti a Kimi Antonelli, condannando in modo netto l’abuso subito dal giovane pilota Mercedes. La Federazione ha richiamato l’intera comunità del motorsport al rispetto, definendo inaccettabile qualsiasi forma di violenza verbale o minaccia. Il messaggio istituzionale esprime sostegno diretto ad Antonelli e ribadisce l’urgenza di proteggere chi opera all’interno dello sport. La presa di posizione arriva in un contesto incandescente, con Mercedes pronta a presentare alla FIA oltre mille commenti minacciosi raccolti nelle ultime ore. La Federazione ha voluto rispondere immediatamente, ricordando che la tutela dell’ambiente sportivo è prioritaria.

La condanna ufficiale della FIA e il richiamo al rispetto

Il comunicato diffuso dalla Federazione ha segnato un punto fermo in una vicenda che ha assunto dimensioni preoccupanti. La FIA ha ribadito come nessun pilota, team o membro dell’ecosistema debba essere esposto a violenze digitali, soprattutto quando nascono da narrazioni infondate o da errori sportivi trasformati in complotti da social network. Il cuore del messaggio espresso dalla Federazione, riportato nella forma richiesta, recita: "è fondamentale che chiunque lavori nel nostro sport lo faccia in un contesto sicuro e rispettoso, sosteniamo Kimi e chiediamo a tutta la comunità di trattare piloti, squadre, ufficiali di gara e ogni figura coinvolta con la dignità e la sensibilità che meritano". Una presa di posizione netta, che mira a riportare serietà e misura nel dibattito.

Il ruolo della FIA nella gestione del caso e la collaborazione con Mercedes

Le tensioni esplose dopo il GP hanno convinto la Mercedes a rivolgersi direttamente alla Federazione, presentando una documentazione estesa fatta di commenti minacciosi, insulti e messaggi odiosi raccolti dagli strumenti interni di moderazione. La FIA, già attiva nel programma United Against Online Abuse, ha riconosciuto immediatamente la gravità dell’accaduto e si è detta pronta a intervenire con gli strumenti regolamentari a disposizione. La collaborazione con il team di Brackley non concerne solo la protezione di Antonelli, ma punta a costruire un precedente chiaro per prevenire situazioni analoghe in futuro. 

Il caso Antonelli come campanello d’allarme per l’intero motorsport

L’episodio che ha travolto Antonelli è diventato un simbolo di quanto il lato tossico dei social possa compromettere la serenità dei piloti, soprattutto i più giovani. Per la FIA, questo caso rappresenta l’occasione per ampliare ulteriormente la lotta contro l’abuso online, un fenomeno cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni.

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Sezione: News / Data: Mar 02 dicembre 2025 alle 01:00
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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Mirko Borghesi
Editore e Direttore di F1 News, Mirko Borghesi è giornalista dal 2008. Regolarmente iscritto all'Odg, ha lavorato nel mondo del calcio, della politica e dello sport. Attualmente è capo ufficio stampa della Proracing Motorsport Academy di Fisichella, Cioci e Liuzzi; direttore artistico di AsiPlay, la tv dell'ASI, e collabora con diverse testate
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