Il debutto di Lewis Hamilton in Ferrari ha generato più di qualche perplessità dopo i primi 12 GP del 2025. Ma c’è chi invita a guardare oltre i numeri: è Allan McNish, ex pilota e oggi voce autorevole del paddock, che nel podcast di RacingNews365 ha analizzato a fondo le ragioni del trasferimento del sette volte campione del mondo a Maranello.

“La domanda è: perché la Ferrari ha deciso di ingaggiare Lewis? Certo, dal punto di vista dell’immagine è una mossa che vale oro”, ha spiegato McNish. “Ma sarebbe un’operazione di marketing fin troppo onerosa se non ci fosse una reale ambizione sportiva dietro. E invece la chiave è proprio lì: volevano un uomo capace di portare esperienza, talento e mentalità vincente in un contesto dove mancava qualcosa”.

 

Secondo McNish, l’arrivo di Hamilton non va letto come un colpo di teatro, ma come una scelta mirata a colmare un vuoto tecnico e culturale. “Hanno puntato su un campione che ha vinto tutto con un altro team, e non parliamo di dieci anni fa. Lo hanno fatto per attingere a quel bagaglio e crescere come squadra”, ha aggiunto.

Il vero nodo, però, è il tempo. “Non si può pretendere che arrivi e domini da subito in un ambiente così diverso. È un processo che richiede pazienza, anche perché Lewis non è un rookie: è un fuoriclasse che ormai ragiona in funzione dell’esperienza accumulata, e la mette a frutto”.

McNish ha anche sottolineato il valore aggiunto del britannico nelle situazioni difficili: “In contesti complicati riesce ancora a tirar fuori prestazioni eccezionali. Basti pensare a quando ha trionfato a Silverstone l’anno scorso. Ma è anche vero che accanto ha un compagno di squadra veloce e perfettamente integrato nel team”, riferendosi a Charles Leclerc.

Il giudizio, quindi, resta sospeso. Ma per McNish non c’è dubbio: la Ferrari ha scommesso su Hamilton per vincere. E ogni passo avanti richiederà tempo, ma anche fiducia nel percorso intrapreso.

Sezione: News / Data: Mer 23 luglio 2025 alle 01:08
Autore: F1N Redazione
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