Il sesto posto raccolto al GP di Spagna aveva lasciato Lewis Hamilton visibilmente contrariato. Ma solo ora, a qualche giorno di distanza dalla corsa di Barcellona, il pilota della Ferrari ha chiarito il motivo reale della sua frustrazione. E lo ha fatto senza mezze parole, svelando un retroscena tecnico che spiega il calo improvviso di prestazioni nel cuore della gara.

"Durante il GP di Spagna mi sono reso conto che qualcosa non stava funzionando come avrebbe dovuto", ha raccontato il sette volte iridato, "ma il team ha preferito mantenere il riserbo finché non avessimo avuto una diagnosi chiara. La verità è che da metà corsa in poi la monoposto era quasi inguidabile: mai provato nulla del genere".

 

A Barcellona, Hamilton ha chiuso alle spalle del compagno Charles Leclerc, mai realmente in lotta per il podio e lontano dalla prestazione vista a Montecarlo. “A fine gara l’ho detto subito: non avevo mai avuto una macchina così difficile da gestire. Era frustrante perché in quel momento non riuscivo a spiegarmelo”, ha proseguito l’inglese. “Poi nei giorni successivi, insieme agli ingegneri, abbiamo scoperto il guasto. Capire cosa è andato storto è stato paradossalmente un sollievo”.

Hamilton non ha fornito dettagli precisi sul tipo di anomalia riscontrata, ma il guasto avrebbe influito negativamente sul comportamento dinamico della SF-25, in particolare nel terzo stint di gara dopo la ripartenza successiva alla SC. Il pilota britannico guarda ora al Gran Premio del Canada con maggiore fiducia, pur consapevole delle difficoltà. 

Sezione: News / Data: Ven 13 giugno 2025 alle 01:04
Autore: F1N Redazione
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