L'addio Honda e il progressivo avvio delle varie costruttrici verso motori di nuova natura pone un dilemma atroce alla Formula 1: come sarà il prossimo motore? Al sito web della tv britannica Sky Sports, l'ex pilota e giornalista Martin Brundle ha provato a capire che strada possa intraprendere il neo CEO Stefano Domenicali: "No, non è una buona notizia. Forse l’unico aspetto positivo è che la Formula 1 ora può concentrarsi sul prossimo motore. È di vitale importanza che lo faccia. In questo momento, importanti gruppi automobilistici come Mercedes e BMW stanno producendo motori a benzina, diesel, ibridi ed elettrici, e stanno anche investendo nella tecnologia delle celle a combustibile. Sono cinque formule diverse. Quale bisogna intraprendere? La Formula 1 si trova di fronte a un dilemma. Ho sempre pensato che questi motori ibridi fossero un errore: troppo pesanti, costosi e complessi. Il motore 2026 deve intraprendere la soluzione giusta, che includa produttori non solo di vertice, e deve essere leggero, in grado di poter offrire una competizione divertente. Sia per i piloti che per gli appassionati. So che la F1 sta lavorando sul motore 2026 e ora questi progetti assumono una rilevanza ancora più grande, visto l’annuncio di Honda. Anche perché con queste supercar ibride è inimmaginabile che un produttore voglia investire in F1. E poi a tutti noi mancano i V8 e i V10. Per me la F1 è intrattenimento, quindi il motore deve darmi emozioni“.

CLICCA QUI PER TORNARE ALLA HOME

CLICCA QUI PER IL NOSTRO CANALE DAILYMOTION 

Sezione: News / Data: Mer 07 ottobre 2020 alle 11:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Print