La sfida tecnica tra Red Bull e McLaren si è spostata su un fronte poco visibile ma cruciale: quello della gestione termica dei cestelli dei freni. Un dettaglio spesso trascurato dal grande pubblico, ma che può fare la differenza nell’equilibrio complessivo di una monoposto, specie su tracciati a basso carico come Imola e Montecarlo.

La Red Bull ha introdotto a Imola alcune soluzioni aggiornate in questo settore, agendo sulle feritoie interne dei cestelli per ottimizzare il raffreddamento e l'efficienza termica riporta Motorsport.com. Una modifica apparentemente marginale, ma che ha generato un notevole dibattito all’interno del paddock, soprattutto dopo che la FIA ha emesso la Direttiva Tecnica TD03, dedicata proprio alla questione.

 

La Federazione ha infatti chiarito cosa è ammesso e cosa no nella progettazione delle canalizzazioni e nei materiali impiegati per la dispersione del calore all’interno dei cestelli. Una risposta che nasce da interrogativi sollevati da Red Bull stessa, e che avrebbe portato a una revisione da parte della FIA nei confronti di alcune soluzioni adottate da altri team, tra cui proprio McLaren.

Secondo quanto emerge dal paddock, la TD03 avrebbe avuto un impatto non indifferente sulle scelte aerodinamiche e termiche della squadra di Woking. A Imola, infatti, la MCL39 sembrava aver perso parte della brillantezza mostrata nelle gare precedenti, lasciando intendere che l’adeguamento alla nuova interpretazione regolamentare abbia richiesto un compromesso in termini di efficienza.

Il tema sarà centrale anche a Monaco, dove il controllo delle temperature e l’efficienza del pacchetto aerodinamico a bassa velocità sono fondamentali. In questo scenario, la Red Bull sembra aver anticipato la mossa, cercando di recuperare lo svantaggio tecnico generatosi inizialmente per colpa di una lettura più conservativa del regolamento. L’evoluzione portata a Monte Carlo ricalca quella vista a Imola, ma con un ulteriore affinamento dei dettagli interni dei cestelli, a conferma di quanto anche le micro-soluzioni possano determinare l’esito di un intero weekend.

La Direttiva, come da prassi, è stata indirizzata a tutte le squadre per garantire omogeneità e trasparenza, ma il sospetto nel paddock è che alcune interpretazioni precedenti siano state volutamente “elastiche” fino a che qualcuno non ha chiesto una presa di posizione chiara. Ora che la linea è stata tracciata, chi si era spinto oltre è stato costretto a rientrare nei binari, mentre chi era rimasto più prudente può beneficiarne.

Sezione: News / Data: Gio 22 maggio 2025 alle 16:54
Autore: F1N Redazione
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