Un pomeriggio di test che parte con la sorpresa nella lineup Ferrari. Niente Vettel, impegnato in conferenza stampa con Mattia Binotto, dentro Charles Leclerc, che stacca il quinto tempo del pomeriggio, continua le prove di setup e mostra un buon passo nel finale. Ma la notizia principale è la continua competitività dei team satelliti. La mini Mercedes di Sergio Perez, ovvero la Racing Point, finisce seconda alle spalle di Verstappen primo, che ha causato la bandiera rossa finale che ha chiuso in anticipo la sessione, e la Mini Red Bull, ovvero l'Alpha Tauri, di Danil Kvyat si piazza terza. Notevoli anche i long run. Dietro le grandi sorprese, troviamo le principali contendenti: la Mercedes di Valtteri Bottas e la Ferrari, appunto di Charles Leclerc. Chiudono Russell, che fa peggio di Latifi in mattinata, Grosjean, Norris, Raikkonen, con un programma diverso rispetto Kubica, e Ocon lontanissimo. 

Continuano a sorprendere Racing Point e Alpha Tauri, che sembrano due versioni ridotte di Mercedes e Alpha Tauri. C'è chi insinua che siano le copie riprodotte rispettivamente di W10 e di RB15 e vedendo la competitività delle due potrebbero essere fondate. Sarà interessante osservare lo sviluppo, anche in virtù del fatto che potrebbe essere un forte scossone agli equilibri fossilizzati della Formula 1. La Ferrari continua a nascondersi. Lancia Leclerc che ha mostrato un discreto passo gara nel finale. Sembra ormai acclarato il cambio di rotta rispetto ai test della scorsa stagione. Mattia Binotto sembra aver imparato dall'eccessiva fanfare dei test 2018, ma davvero è una buona strategia mettere paura ai propri tifosi in questo modo? Non ci stupiamo del quarto posto della Mercedes. Una posizione giusta per far capire alla Ferrari che è ancora dietro, soprattutto dopo il terremoto causato dal DAS, ma tranquilla, senza forzare molto, si gode i risultati della sua piccola versione rosa. 

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Sezione: News / Data: Mer 26 febbraio 2020 alle 17:57
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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