Ad Auto Motor und Sport, Jean Todt specifica uno degli aspetti presenti nell'accordo tra Fia e Ferrari nel famoso caso power unit 2019. La Ferrari sarà il pioniere della ricerca sui carburanti alternativi, come specificato nell'accordo e ribadito da Todt durante l'intervista: "Parte della sanzione parlava di un contributo alla ricerca sui carburanti alternativi. In tanti la considerano una sanzione simbolica, delle ‘noccioline’ per un colosso come la Ferrari. Sono effettivamente delle ‘noccioline’? No, si tratta di un contributo sostanziale. Quando ci siamo resi conto che c’era un dubbio sulla legalità della power unit Ferrari e quando gli altri team ci hanno informato dei loro sospetti, abbiamo agito con l’obiettivo di sciogliere questi dubbi per il futuro. E così sarà. Ho consigliato alle squadre di fare reclamo. In una riunione ad Abu Dhabi erano presenti Chase Carey, Ross Brawn, Toto Wolff, Christian Horner, Peter Bayer e Nikolas Tombazis, ma non hanno protestato. Abbiamo fatto di tutto in inverno per capire cosa stesse facendo la Ferrari. I nostri uomini sono andati a Maranello per questo. Potevamo archiviare la questione, ma abbiamo provato ad indagare a fondo. Secondo i nostri esperti e i legali non potevamo dimostrare al 100% che avessero fatto qualcosa di illegale. Per non creare una controversia che si sarebbe protratta a lungo, abbiamo aperto i negoziati. Ci hanno detto di sì, a patto che l’accordo restasse riservato. Avremmo potuto spazzare la polvere sotto al tappeto, ma per me era importante rivelare pubblicamente di aver raggiunto l’accordo, dopo le indagini e il confronto”

Sezione: News / Data: Ven 17 aprile 2020 alle 16:00
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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