Lando Norris ha trionfato ad Abu Dhabi, conquistando il suo primo titolo mondiale nel 2025. Nonostante le critiche e le gogne sui social per non essere come Max Verstappen, l’inglese ha dimostrato che si può vincere con uno stile unico, basato su autenticità e determinazione. Il suo successo segna una nuova era in Formula 1, premiando chi corre “a modo suo” senza conformarsi agli schemi tradizionali. Così Fulvio Solms sul Corriere dello Sport. 

"Brindisi di champagne mescolati a lacrime di emozione. Lando Norris ha cominciato a piangere nel casco all’ultimo ma penultimo giro, e ha smesso solo un’ora dopo l’arrivo. Aveva tutte le ragioni: la Formula 1 ha trovato il suo nuovo campione del mondo, il 35°, e questa volta è un campione diverso dall’immagine di supereroe spesso associata ai piloti. Se proprio serve un paragone, Norris è il Batman della porta accanto, uno di noi.

I suoi avversari più temuti sono stati Max Verstappen, che ha dominato il GP dall’inizio alla fine affidandosi al ricordo di incredibili notti di Abu Dhabi, e Oscar Piastri, secondo in gara ma con la speranza che a tratti è sembrata incostante. In una sorta di western all’italiana, il “cattivo” sarebbe potuto essere Piastri, tentato di favorire Leclerc per far perdere il titolo a Norris, ma a creare tensione è stato soprattutto Verstappen.

Quando la gara si è complicata, con Norris terzo ma sotto pressione da Leclerc, ha deciso di lottare fino in fondo. Ha marcato Leclerc costringendolo a un secondo pit stop, mentre i due davanti avevano scelto una sola sosta. Al traguardo, nel casco ha urlato: «Ce l’abbiamo fatta, ragazzi!», ma subito ha scherzato: «Ehi, non sto mica piangendo!».

Abbracciato da Sainz e dal suo storico compagno di squadra Yogi Brown, Norris ha spiegato la sua filosofia: “my way”. Per lui è importante restare onesto e genuino, anche se molti lo hanno criticato per non essere abbastanza aggressivo. «Sono diventato campione a modo mio», ha detto con orgoglio. C’è stato però uno scontro duro a metà gara con Yuki Tsunoda, che ha ostacolato Norris con manovre a zigzag, provocando il sorpasso pericoloso del britannico oltre i limiti della pista e la penalità di cinque secondi al giapponese. Un gioco duro, ma legittimo.

«Oh mio Dio, come piango, sembro un perdente», ha detto Norris, ma finalmente non era più un pilota in trappola: era libero e campione"

Sezione: News / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 19:01
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
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Paolo Mutarelli
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Paolo Mutarelli
Giornalista classe 1999, pubblicista dal 2022, laureato magistrale in Scienze Politiche e relazioni Internazionali nel 2025 all’Università La Sapienza di Roma. Il mondiale perso da Massa nel 2008 ha acceso la miccia di un bambino che ha iniziato a seguire la Formula 1 e la altre categorie del motorsport.
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