Un mondo complicato quello della Formula 1. Per certi versi uno dei più tecnologici e moderni al mondo, per altri uno dei più retrogradi e nostalgici. Al The Spectator, Claire Williams si è sfogata, ora che non è più proprietaria della Williams. Si è sfogata con un mondo che l'ha sempre vista con un occhio di riguardo, ma del riguardo sbagliato: "Molti dimenticano che – quando l’ho ereditata – la Williams veniva da due noni e un ottavo posto. In nove mesi sono riuscita a portarla sul podio e ci siamo ripetuti nel 2015. Dopodiché, abbiamo ottenuto due quinte posizioni. Non sono risultati malvagi per una squadra che aveva meno risorse umane e molti meno soldi dei competitors. La gente mi ha preso di mira, da un certo punto di vista anche giustamente, perché ero la leader di quel team. Per il mio operato ho ricevuto parecchie critiche, anche molti insulti – a quanto pare – sui social. Ma non me ne sono mai curata, dovevo concentrarmi sul team e portarlo avanti. Penso che se avessi avuto più tempo e risorse economiche ci sarei riuscita. Ma nel 2020 è capitata la pandemia e abbiamo perso il nostro title sponsor (ROKiT, ndr). Diverse volte il tono dei commenti era ‘La Williams va male perché è guidata da una donna‘. Oppure ‘È lì solo perché è la figlia di Frank‘. Potete accusarmi di ciò che volete, non attacca. Mio padre non voleva neanche che entrassi in Williams, accettò con riluttanza di darmi un periodo di prova sotto pressione del capo dell’area marketing. E alla fine sono rimasta in questo team per 20 anni. Posso dire che sarei felice di lavorare in Williams altri 20 anni, anche come addetto stampa. È un posto bellissimo e mi sono goduta ogni minuto“.

CLICCA QUI PER TORNARE ALLA HOME

CLICCA QUI PER IL NOSTRO CANALE DAILYMOTION

Sezione: News / Data: Lun 01 febbraio 2021 alle 10:02
Autore: Paolo Mutarelli / Twitter: @j_pablo99
vedi letture
Print