Con l’avvicinarsi del 2026, anno in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico sui propulsori, la Formula 1 discute del proprio futuro. Tra le ipotesi circolate c’è anche quella di un ritorno ai V8 o addirittura ai V10, ma Jost Capito mette in guardia: “Non possiamo permetterci scelte impulsive, soprattutto ora che i nuovi motori non hanno ancora visto la luce”.

Per l’ex responsabile Williams, la componente elettrica è parte essenziale del progetto: “I costruttori hanno bisogno di rilevanza tecnologica, altrimenti si rischia di perderli. Non basta avere solo rumore e potenza: deve esserci un legame con l’industria automobilistica attuale”.

Capito sottolinea che senza i grandi marchi l’intero sistema rischierebbe di collassare: “I produttori portano risorse economiche e know-how. Se decidessero di non investire più, la Formula 1 dovrebbe reinventarsi completamente”.

Pur riconoscendo che lo sport debba evolversi, Capito chiede prudenza nei tempi e nei modi: “La F1 oggi è in una buona posizione, ma bisogna evitare cambiamenti che ne compromettano l’essenza. I tifosi vogliono vedere il più veloce vincere, non un risultato artificiale imposto da regole di spettacolo”.

Secondo il manager tedesco, la chiave del successo della categoria regina rimane proprio questa: “È ancora una delle poche competizioni dove vince davvero il migliore. Questo va protetto, perché è ciò che rende la Formula 1 unica e amata in tutto il mondo”.

 
Sezione: News / Data: Dom 28 settembre 2025 alle 07:00
Autore: Francesco Franza
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