Il Grande raccordo anulare delle biciclette entra finalmente nella fase operativa. A Roma i lavori partiranno nella prima settimana di luglio dal Colosseo, precisamente da via di San Gregorio, con l’obiettivo di completare l’intero tracciato entro il 30 giugno 2026. Nonostante i ritardi accumulati, i fondi Pnrr non sono a rischio e il cronoprogramma resta vincolante.

Si parte dal Colosseo, Astral incaricata dei lavori

L’avvio dei cantieri del Grab segna un passaggio atteso da anni nel dibattito sulla mobilità sostenibile della Capitale. Il primo tratto interessato sarà quello simbolicamente più forte, l’area del Colosseo, con interventi che prenderanno il via da via di San Gregorio. La gestione dei lavori sarà affidata ad Astral, società regionale incaricata della realizzazione dell’infrastruttura. L’obiettivo è dare finalmente concretezza a un progetto che negli anni ha accumulato ritardi, polemiche e revisioni, ma che ora entra nella sua fase più delicata, quella dei cantieri veri e propri. Il Grab nasce con l’ambizione di creare un grande anello ciclabile capace di attraversare quartieri storici e aree periferiche, offrendo un’alternativa reale all’uso dell’auto e integrandosi con il trasporto pubblico.

Scadenza Pnrr e tempi stretti fino al 2026

Il vincolo temporale è uno degli aspetti centrali dell’intera operazione. Per rispettare i paletti del Pnrr, il Grab dovrà essere completato entro la fine di giugno 2026, una scadenza che non ammette ulteriori slittamenti. Roma arriva a questo appuntamento in ritardo rispetto ad altre città e ad altri progetti ciclabili nazionali, ma la copertura economica resta garantita. Proprio per questo, i prossimi mesi saranno decisivi, perché ogni rallentamento potrebbe complicare la corsa contro il tempo. L’amministrazione punta a recuperare il terreno perso concentrando i lavori per fasi e procedendo per tratti funzionali, in modo da evitare blocchi prolungati e garantire una progressione costante del cantiere.

Costi, dimensioni e confronto con le altre ciclovie

Dal punto di vista numerico, il Grab si colloca tra le ciclovie meno estese previste in Italia, secondo solo alla Ciclovia del Garda con i suoi 18 chilometri. L’infrastruttura romana avrà un costo medio di 318.181 euro al chilometro, un valore considerato in linea con la media nazionale per opere di questo tipo, soprattutto in un contesto urbano complesso come quello della Capitale. Il dato economico viene spesso citato nel confronto con altri progetti ciclabili, ma va letto alla luce delle difficoltà specifiche di Roma, tra vincoli archeologici, stratificazione urbana e gestione del traffico. Il Grab non è solo una ciclovia, ma un’infrastruttura pensata per cambiare le abitudini di mobilità, collegando aree diverse della città e offrendo una rete continua e riconoscibile. La vera sfida, ora, sarà trasformare questo progetto da simbolo della lentezza romana a esempio concreto di mobilità sostenibile realizzata nei tempi previsti. Intanto per gli automobilisti romani invece arriva una bella notizia. <<< Clicca qui per leggere di più

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Sezione: Non solo Formula 1 / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 18:37
Autore: Mirko Borghesi / Twitter: @@BorghesiMirko
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