Una sessione trasformata in una sfida imprevedibile

La qualifica del sabato a Las Vegas ha messo in grande difficoltà i piloti, costretti a fare i conti con un’aderenza quasi inesistente. Alexander Albon ha spiegato quanto fosse complicato tenere la monoposto sotto controllo, raccontando di una vettura che cambiava comportamento da un momento all’altro e che “scivolava senza logica” anche nei punti dove normalmente si ha stabilità. Per il pilota della Williams, più che una sessione di ricerca della prestazione è stata una continua gestione del rischio, in cui ogni giro sembrava un salto nel buio e non una normale qualifica.

Il confronto diretto con il famigerato weekend turco

Albon ha paragonato apertamente la situazione a una delle gare recenti più note per la mancanza di grip: “Penso che la Turchia 2020 sia ancora peggio, ma è stato terribile”. Ha poi descritto l’aquaplaning che si verificava nei punti più insidiosi del circuito, ribadendo: “L’aquaplaning in curva 14 era incredibile. Ed era un po’ come una lotteria capire se ce l’avresti fatta o no”. Secondo lui, il fenomeno si presentava in modo del tutto casuale, senza un riferimento costante, tanto da sostenere che “si sarebbe potuta esporre anche la bandiera rossa”. Le sue parole mostrano quanto la linea tra controllo e perdita totale di aderenza fosse sottilissima.

Bearman conferma: grip mai così basso in carriera

A rafforzare le considerazioni di Albon è arrivato anche Oliver Bearman, rimasto sorpreso dalla scarsità di aderenza: “È stato il grip peggiore che abbia mai provato in vita mia”. Il giovane pilota ha sottolineato come nemmeno gli anni passati sui kart lo avessero preparato a un asfalto tanto scivoloso. Ogni curva richiedeva un approccio diverso rispetto al giro precedente e nessuna traiettoria garantiva sicurezza. Le testimonianze dei due piloti delineano un quadro preciso: questa qualifica rimarrà impressa non per la velocità, ma per la difficoltà nel domare una pista capace di cambiare comportamento a ogni metro, mettendo in evidenza i limiti estremi incontrati dalla Formula 1 in condizioni così anomale.

 
Sezione: News / Data: Sab 22 novembre 2025 alle 17:46
Autore: Francesco Franza
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Francesco Franza
Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Roma e mi sono laureato in Comunicazione e Multimedialità presso l’Universitas Mercatorum con 107/110. Lavoro come IT Support Professional, ma collaboro con F1-News.eu per costruire la mia carriera nella comunicazione, la mia più grande passione. Amo i motori da sempre e i trionfi di Schumacher in Ferrari
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